Sagea Centro di saggio inaugura la nuova sede

Sagea Centro di Saggio nuova sede

A partire dagli anni Novanta del Novecento i centri di saggio hanno assunto un ruolo chiave nel processo di messa a punto di soluzioni innovative per l’agricoltura, in particolare nel settore della difesa delle colture. Negli ultimi anni tale ruolo è ulteriormente aumentato tanto che oggi i centri di saggio non sono solo bracci operativi ma veri e propri partner per l’industria e per gli enti regolatori. In questo specifico settore Sagea Centro di Saggio ha saputo brillantemente cogliere le sfide del settore ricavandosi nel corso degli anni un ruolo di leader sia in Italia che a livello europeo.

In un’ottica di crescita e di diversificazione delle attività, in concomitanza con il ventennale di attività, Sagea ha inaugurato la nuova sede a Castagnito d’Alba (Cuneo) dove sono stati allestiti laboratori, uffici, magazzini e serre per una superficie complessiva di 2.500 m².

Il simbolico taglio del nastro è avvenuto lo scorso 9 novembre ed è stato preceduto dal convegno «Innovazione in agricoltura nell’Unione Europea», tenutosi presso la prestigiosa sala convegni del Palazzo Banca d’Alba durante il quale sono intervenuti Mariangela Ciampitti (Ersaf, Regione Lombardia), Vittorio Rossi (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza) e Andrea Minuto (Cersaa, Albenga). All’evento erano presenti numerosi rappresentanti di enti ufficiali, di aziende del settore agrofarmaceutico e del mondo della ricerca, sia italiani che esteri.

Il ruolo chiave dei centri di saggio

Lo sviluppo di nuovi prodotti fitosanitari, è stato evidenziato nel corso del convegno, negli ultimi anni ha fatto i conti da un lato con un quadro normativo sempre più complesso e, dall’altro, con la contrazione del numero di aziende agrofarmaceutiche con attività di ricerca e sviluppo a seguito delle numerose fusioni/acquisizioni che hanno interessato il settore.

In particolare il quadro normativo europeo è divenuto via via più esigente in termini di sicurezza per la salute umana e per l’ambiente (protezione delle acque, dei suoli e degli organismi non target) richiedendo un numero sempre maggiore di studi. Proprio per questo motivo, dalla metà degli anni Novanta ad oggi, il costo per lo sviluppo e la registrazione di un agrofarmaco è pressoché raddoppiato, passando da 152 milioni a 286 milioni di dollari (fonte Ecpa, 2016). Ciò ha determinato una sensibile riduzione del numero di nuovi prodotti introdotti sul mercato a livello europeo e un contemporaneo aumento del numero di anni necessario per ultimare il processo di registrazione (superiore ai 10 anni).

In questo contesto i centri di saggio come Sagea sono divenuti un attore fondamentale in grado di supportare l’industria e le agenzie governative nel processo di autorizzazione dei nuovi prodotti (anche nel caso degli agenti di biocontrollo) grazie a una maggiore specializzazione e flessibilità in questo settore.

Sagea, servizi a 360° per la difesa delle colture

«Sagea Centro di Saggio – ha illustrato il presidente Davide Ferrari – è nata nel 1997 da un’idea lungimirante dei suo fondatori che hanno visto già allora le potenzialità di questo settore. Attualmente Sagea può contare su sei sedi in Italia e sette in Paesi esteri (Serbia, Bulgaria, Spagna e Portogallo) e su uno staff di oltre cento professionisti provenienti da percorsi di studio e formativi assai diversi come agronomi, biotecnologi, biologi, chimici. Ciò ha permesso all’azienda di affrontare con un approccio multidisciplinare le diverse problematiche e di poter offrire un’ampia gamma di servizi che spazia dalle prove di efficacia ai test eco-tossicologici, dagli studi sui residui delle colture e dei processati alla valutazione del destino dei prodotti nell’ambiente».

Davide Ferrari,
Il presidente di Sagea, Davide Ferrari, ha illustrato il ruolo strategico dei centri di saggio nello sviluppo degli agrofarmaci

«In futuro il settore della difesa – ha concluso Ferrari – si baserà sempre di più su soluzioni differenziate, efficienti, innovative e sostenibili. Per continuare a essere un player attivo anche in tale contesto dobbiamo aumentare ulteriormente la collaborazione con i nostri partner, sia privati che pubblici, ampliare la gamma di servizi e la copertura geografica, esportare il nostro modello organizzativo e le nostre conoscenze all’estero e investire in nuove tecnologie».

Per ulteriori informazioni: www.sagea.com/it/

Articolo di G. Armentano pubblicato su L’Informatore Agrario n. 44/2018