L’Italia del futuro guarda al biotech

Assobiotec «Biotech, il futuro migliore – Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia» è un progetto realizzato da Assobiotec Federchimica che si muove su un doppio binario: da una parte un dialogo e confronto diretto con figure istituzionali e stakeholder di riferimento per costruire insieme una visione e, soprattutto, un piano d’azione concreto per lo sviluppo del settore nel nostro Paese.

Dall’altra, in parallelo, una comunicazione più divulgativa, destinata al grande pubblico, con diverse iniziative e interviste su piattaforme social, per ampliare la conoscenza e la consapevolezza sulle potenzialità di queste tecnologie, che secondo le stime dell’Ocse nel 2030 avranno un peso enorme nell’economia mondiale: saranno, infatti, biotech l’80% dei prodotti farmaceutici, il 50% dei prodotti agricoli, il 35% dei prodotti chimici e industriali, incidendo complessivamente per il 2,7% del Pil globale.

Il progetto prevede quattro appuntamenti preparatori a porte chiuse tra giugno e ottobre, la redazione di un Paper e di un Manifesto con le proposte operative per la crescita e lo sviluppo del settore. E, a conclusione, un grande evento a novembre, che coinvolgerà un pubblico più allargato, soprattutto di giovani, con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza del settore.

Un motore per la ripartenza del Paese

«Con questo progetto – spiega Riccardo Palmisano, presidente Assobiotec Federchimica – vogliamo oggi ripartire dopo il lockdown per costruire insieme a tutti gli attori del sistema una cornice condivisa entro la quale il biotech possa finalmente diventare uno dei motori essenziali per la ripartenza».

Il primo gruppo di lavoro, «Premesse programmatiche e rafforzamento dell’ecosistema», si è incontrato il 22 giugno scorso. Gli altri incontri:

  • lunedì 13 luglio, incontro verticale sulle «Scienze della vita», durante il quale si affronterà il tema del valore dell’innovazione in salute riconosciuto lungo tutto il viaggio del «prodotto », dalla ricerca in laboratorio fino al paziente;
  • lunedì 14 settembre, incontro verticale sulla «Bioeconomia», gruppo di lavoro sulla ripartenza sostenibile attraverso la bioeconomia che vede il biotech quale insostituibile motore strategico;
  • lunedì 12 ottobre, riunione plenaria per «Condivisione e validazione contenuti emersi nei lavori dei diversi gruppi».

L’evento conclusivo avrà luogo il prossimo 9 novembre, sarà composto da una plenaria e alcuni workshop verticali e avrà l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico – con particolare riferimento ai giovani – al valore delle biotecnologie e alla filiera del biotech. L’appuntamento sarà inoltre l’occasione per presentare il Paper (con dati, percorsi, sfide, difficoltà, relazioni, scenari, visione e proposte concrete) e il Manifesto condivisi con le istituzioni, da mettere a disposizione del Governo per valorizzare la filiera del biotech per il futuro di un’Italia più in salute e più sostenibile.

Il progetto «Biotech, il futuro migliore – Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia» è realizzato da Assobiotec Federchimica con il supporto di StartupItalia e grazie al sostegno di AbbVie, Alexion, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Daiichi Sankyo, Dembiotech, DiaSorin, Genenta, Genextra, MolMed, Novartis, Qiagen, Rottapharm Biotech, Sanofi e UCB Pharma.

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