Imballaggi alimentari e bioplastiche: le innovazioni Novamont

Secondo i dati di una recente ricerca condotta da Nielsen e presentata al Marca 2020 di Bologna, inquinamento e degrado ambientale sono “molto preoccupanti” per il 59% degli italiani.
Per l’88%, inoltre, la difesa dell’ambiente è uno dei valori più importanti nell’attuale società e per il 92% tutti dovrebbero impegnarsi per ridurre la quantità di rifiuti. In questo contesto il 64% degli italiani si aspetta una riduzione dell’utilizzo della plastica non riciclabile negli imballaggi e il 28% di loro è a favore di un uso più diffuso delle bioplastiche biodegradabili e compostabili.
Nel comparto della carne, la prospettiva è ancora più netta: l’88% dei consumatori di carne dichiarano di ritenere importante che il pack sia rispettoso dell’ambiente, e uno su tre chiede maggiore utilizzo di bioplastiche (34%) e di carta/cartone e vetro (20%).
Per il 47% dei consumatori le aziende produttrici devono impegnarsi per ridurre l’impiego della plastica negli imballaggi.


Il packaging rappresenta oggi il 59% del segmento di mercato delle bioplastiche e solo nel 2019 sono stati prodotti 1,14 milioni di tonnellate di bioplastiche per questa applicazione, la maggior parte destinate all’imballaggio alimentare (fonte European Bioplastics).
Ovviamente, per assicurare una corretta protezione degli alimenti e prolungare la durata di conservazione le prestazioni degli imballaggi in bioplastica devono essere almeno equivalenti a quelle degli imballaggi convenzionali, motivo per cui l’industria delle bioplastiche lavora senza tregua per migliorare le caratteristiche dei materiali destinati alla conservazione dei prodotti alimentari.
È proprio in questa direzione che Novamont ha condotto il suo lavoro di ricerca sui materiali destinati al settore del packaging e delle stoviglie per il consumo di bevande e alimenti, ottenendo un nuovo materiale biodegradabile e compostabile in Mater Bi adatto ai processi produttivi dell’extrusion coating e dell’extrusion lamination su carta, cartone e altri supporti compostabili in impianti industriali standard.

Grazie all’integrazione di diverse tecnologie produttive della filiera Novamont è stato possibile ottenere un notevole miglioramento della stabilità di processo, spessori di coating e velocità di linea confrontabili con le prestazioni dei materiali plastici tradizionali (LDPE) e un’ottima adesione a diversi supporti (carta, cartone, film plastici).
Parliamo quindi di un materiale innovativo, caratterizzato da eccellente tenacità e resistenza alla perforazione, che potrà essere utilizzato sia nella produzione di packaging alimentare – come carte sottili per imballaggio – sia per applicazioni di food service – bicchieri, stoviglie per la ristorazione – dando vita a manufatti GMO free, biodegradabili e compostabili in conformità allo standard UNI EN 13432 e riciclabili nella filiera della carta, oltre ad essere idonei al contatto alimentare e all’uso nel microonde con ottima resistenza ad oli e grassi.
Con questa ulteriore evoluzione del MATER-BI Novamont raggiunge una nuova importante tappa per soddisfare l’aumento della domanda nel settore dei prodotti per packaging e monouso compostabili in combinazione con carta e cartone venendo incontro alla sempre crescente domanda di sostenibilità ambientale dei consumatori.