Coprob investe per una bietola sempre più sostenibile

bieticoltura

Le 7.000 imprese agricole italiane che coltivano 32-34.000 ettari di bietole e rappresentano complessivamente 1 milione di ettari di sau in Pianura Padana chiedono alle istituzioni che venga abolita la sugar tax, dannosa per tutto l’agroalimentare italiano, e che venga varato subito un piano di settore che accompagni il consolidamento e lo sviluppo della filiera italiana dello zucchero in un contesto di cambiamento climatico e di oscillazioni di mercato.

Alla riforma europea avversa, culminata con il termine delle quote che ha portato al tracollo di prezzi, si è aggiunto un repentino cambio climatico che penalizza le produzioni agricole.

I bieticoltori di Coprob Italia Zuccheri, però, non demordono: investono e innovano in tutta la filiera.

Nel 2018 hanno lanciato sul mercato Nostrano, il primo zucchero grezzo di bietola garantito da una filiera tracciata dal campo alla tavola, rispettosa dell’ambiente e dei lavoratori.

Risultati incoraggianti per il biologico

Nel 2019 hanno avviato la prima filiera biologica italiana della bietola con 1.300 ettari in 7 regioni e che punta a 1.800 ettari nel 2020; grazie all’ausilio di meccatronica e robotica la coltivazione è sostenibile, senza la vecchia chimica.

Coprob Italia Zuccheri Nostrano biologicoI risultati di quest’anno sono incoraggianti: con plv che hanno superato, in alcuni casi, quelle della bietola convenzionale rendono molto interessante questa nuova alternativa per le aziende in biologico. A gennaio 2020 lo zucchero Nostrano Bio sarà sugli scaffali della grande distribuzione.

La strada per il futuro di una filiera sostenibile, biologica e dall’anno prossimo anche in agricoltura integrata (Sqnpi) è ormai tracciata grazie ai disciplinari Coprob che prevedono l’autocontrollo multiresiduale sul prodotto, così da convalidare il rispetto delle regole e una forte tracciabilità dal campo alla tavola.

La nuova genetica e la tecnica agronomica, inoltre, fanno della bietola una delle colture più pronte al cambiamento climatico grazie anche al supporto di Beta, delle università e delle imprese dell’indotto.

Oltre alle innovazioni in campo agricolo, la via italiana per la sostenibilità della bietola sta nel consolidare la valorizzazione avviata in questi anni da Italia Zuccheri nel made in Italy: finora ha visto un’equa valorizzazione del 50% dello zucchero italiano, ma si punta a raggiungere il 100% nei prossimi anni.

La valorizzazione dello zucchero nazionale ha consentito alla Cooperativa di fissare per la prossima campagna un prezzo interessante, passato da 40 a 45 euro/t medi per il convenzionale e da 92,7 a 96,5 euro/t per il biologico, che potrà essere di stimolo per programmare per i prossimi tre anni la coltivazione costante di 32-34.000 ettari necessari per dare stabilità al settore.

Prezzi bietola fissati da Coprob

La sostenibilità economica delle imprese agricole passa però anche per accordi multifiliera che stabiliscano il prezzo prima delle semine. Le aziende agricole hanno infatti bisogno di un’assistenza tecnica professionale e puntuale che non può essere più garantita da una singola filiera, ma deve essere condivisa fra le filiere che interessano l’azienda anche per valorizzare le rotazioni e dare un’assistenza a 360° su tutte le colture.

Coprob sta inoltre lavorando con primari operatori italiani per arrivare a strumenti di garanzia del reddito in caso di avversità climatiche o fitoiatriche che abbattano le produzioni oltre il 20%.