Consorzio agrario di Treviso e Belluno punta su servizi e consulenza

Giorgio Polegato
Giorgio Polegato, presidente del Consorzio agrario di Treviso e Belluno

Il Consorzio agrario di Treviso e Belluno ha superato i 100 milioni di euro di fatturato, con un utile netto di oltre 600.000 euro nel 2019: risultati che lo rendono una realtà importante, sia per il volume d’affari, ma ancor più per la capacità di produrre utili da destinare a nuovi investimenti. E proprio su questo tema abbiamo incontrato il presidente Giorgio Polegato.

Presidente, tra gli sviluppi futuri del Consorzio c’è anche quello dell’aggregazione?

Il Consorzio agrario di Treviso e Belluno già oggi aderisce alla federazione dei consorzi e collabora con il Consorzio del Friuli, ed è evidente che vogliamo essere co-protagonisti di tutti quei processi che porranno al centro i nostri agricoltori per consentire di poter garantire prezzi migliori e costi inferiori.

Superati i 100 milioni quale nuovo obiettivo vi siete fissati?

Negli ultimi anni buona parte dei ricavi derivavano dal comparto viticolo in ragione dei tanti nuovi impianti realizzati nell’area, ma ora la possibilità di ampliare le superfici vitate è stata bloccata, pertanto l’obiettivo è quello di riuscire a consolidare i risultati raggiunti, crescendo in altri settori per compensare il calo di fatturato del comparto viticoltura.

Qualche idea?

Innanzitutto aumentare il servizio delivery, introducendolo anche per piccoli quantitativi, perché è molto richiesto dai nostri clienti.

Ancora puntiamo a migliorare il servizio di consulenza implementando sia il livello professionale del personale tecnico del Consorzio, sia il numero di addetti, in modo da coprire correttamente tutto il territorio di nostra competenza. Questa iniziativa è accompagnata da investimenti in comunicazione, per informare dal punto di vista tecnico e commerciale i clienti.

Per questo abbiamo realizzato un house organ aziendale e canali social, attraverso i quali abbiamo reso trasparente e alla portata di tutti il rapporto con il Consorzio.

Nel prossimo futuro intendiamo anche strutturare i punti vendita per offrire una migliore assistenza assicurativa attraverso strumenti e prodotti che diano la massima copertura ai nostri associati e offrire nuovi servizi finanziari. Ad esempio abbiamo proposto su tutta l’area della meccanica agraria pagamenti dilazionati in 5 anni a tasso d’interesse pari a zero.

Nell’ottica di migliorare il servizio al cliente si colloca anche la collaborazione con il Consorzio di difesa per sviluppare sinergie sul fronte dell’agricoltura di precisione, in particolar modo rispetto al tema dei trattamenti antiparassitari e della sostenibilità ambientale.

Insomma una serie di iniziative per fidelizzare sempre più i clienti.

Certamente. Attraverso una offerta caratterizzata da prezzi adeguati, nuovi servizi ed elevate competenze tecniche intendiamo stabilizzare il rapporto di partnership con tutti i nostri clienti e soprattutto con le grandi aziende e i contoterzisti.

Nell’area del Trevigiano vantiamo una quota di mercato pari al 30% del totale e desideriamo consolidare e crescere attraverso relazioni commerciali di medio lungo periodo. Questo vale anche per i fornitori ai quali chiediamo di condividere il nostro approccio con i clienti finali e di creare le condizioni per evitare la concorrenza dei nostri punti vendita con altri attori del territorio.

E sul fronte della razionalizzazione dei costi?

Servirà una razionalizzazione dei 38 punti vendita del Consorzio sparsi sulle due province di Treviso e Belluno per creare realtà più grandi in zone strategiche dotate di un’ampia offerta di prodotti volta ad avvicinare non solo i grandi imprenditori agricoli ma anche gli hobbisti e i piccoli agricoltori.

Ulteriori informazioni

Antonio Boschetti