Agrivoltaico: l’esperienza sui meleti del maso Binnenland

Impianto agrivoltaico a Bolzano Quello del maso Minnenland di Ora (Bolzano) è il primo impianto agrivoltaico avanzato dell'Alto Adige.

Agrivoltaico esperienza meleti Binnenland
Il 26 maggio 2025 è stato inaugurato presso il maso Binnenland di Ora (Bolzano) il primo impianto agrivoltaico avanzato dell’Alto Adige.
Su circa 3.000 m² di meleti della varietà Ipador/Giga® sono stati installati 200 moduli su strutture ad inseguimento solare (tracker). L’impianto ha una potenza di picco di 72,8 kWp e produce circa 95.000 kWh all’anno. Fa inoltre parte del progetto finanziato dall’UE «Horizon Symbiosyst» e coinvolge anche il Centro di ricerca Laimburg.

Un impianto all’avanguardia

I risultati dell’attività sperimentale di copertura dei meleti sono particolarmente attesi per la vocazione produttiva del territorio. «L’impianto di Ora è all’avanguardia, copre circa 3 mila mq di meleti su 13 filari, con una potenza installata di circa 70 kWp – ci dice Stefano Modugno del centro di ricerca Laimburg. L’asse di rotazione dei moduli si trova a 4,80 metri da terra». Questa altezza è essenziale per non ostacolare la crescita e le operazioni colturali.
L’impianto è operativo da maggio 2025 (ma ci sono stati 2 anni precedenti di progettualità) e la sperimentazione si concluderà a dicembre 2026 comprendendo due campagne di raccolta.

Il nodo della colorazione

La melicoltura pone una sfida unica: «Il colore è fondamentale per la qualità e il valore del frutto, e con l’ombreggiamento c’è il rischio di non raggiungere una colorazione sufficiente per il mercato. Per trovare l’equilibrio tra energia e luce, l’impianto prevede tre settori distinti in cui testiamo moduli con due diversi livelli di trasparenza (10% e 40%) e diversa distanza tra le file» continua Modugno.
L’intero impianto è progettato per ottimizzare l’integrazione tra strutture portanti, pannelli e reti antigrandine. «Abbiamo un  sistema di monitoraggio che utilizza sensori per misurare la radiazione solare utile alla fotosintesi, temperatura e umidità del suolo e dell’aria. La ricerca Symbiosyst si concentra su resa, qualità, risparmio idrico e incidenza delle patologie. Stiamo inoltre valutando l’effetto dell’ombreggiamento su due diverse forme di allevamento».

Le difficoltà di connessione

Nonostante i successi agronomici, l’espansione del modello agrivoltaico avanzato è frenata dalle difficoltà di connessione alla rete elettrica.
«La connessione alla rete elettrica è uno dei fattori principali che definisce la fattibilità economica di un impianto – chiarisce  Modugno. Si tratta di un’operazione molto costosa; se un impianto non ha nelle vicinanze una centrale elettrica o una linea di media tensione, i costi di connessione sono troppo elevati e l’intero progetto non risulta più economicamente sostenibile».

Agrivoltaico esperienza meleti Binnenland

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 38-39/2025
Agrivoltaico: le esperienze di chi lo ha realizzato
di Gaetano Menna
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