La produzione media nazionale del grano duro si è attestata nel 2025 a 6,2 t/ha, evidenziando un incremento del 14,2% rispetto alla media del quinquennio 2020-2024 (5,43 t/ha). L’areale Sud peninsulare ha registrato la resa più contenuta (4,68 t/ha), mentre i valori più elevati sono stati raggiunti nel Centro adriatico (7,59 t/ha, +6% sul 2024) e nel Nord (7,16 t/ha, +17,4%). Nel Centro tirrenico, la resa media è stata di 6,33 t/ha, in crescita del 17,9% rispetto all’annata precedente. Particolarmente significativo il risultato della Sicilia, dove la resa media di 5,87 t/ha segna un record storico per la serie di dati della Rete. Il risultato è ancora più rilevante se confrontato con quello del 2024, annata caratterizzata da una grave siccità che aveva causato fallimenti produttivi diffusi e rese quasi nulle in molti campi sperimentali (media di 0,81 t/ha). Anche la Sardegna ha mostrato un notevole incremento produttivo, passando da 4,4 t/ha nel 2024 a 6,34 t/ha nel 2025, in linea con la tendenza positiva nazionale.
I risultati della Rete nazionale di confronto varietale
Nell’annata agraria 2024-2025, la sperimentazione della Rete nazionale di confronto varietale del frumento duro, coordinata dal CREA-CI (Centro di ricerca cerealicoltura e Colture Industriali di Foggia) e condotta in collaborazione con istituzioni pubbliche e private nei principali areali di coltivazione italiani, si è articolata su 34 campi di confronto, distribuiti in 14 regioni e raggruppati in 6 areali: Sicilia (5 campi), Sardegna (4), Sud peninsulare (9), Centro-versante adriatico (5), Centro-versante tirrenico (6) e Nord (5).
Indici medi di resa delle varietà in prova nel 2025
I grafici 1 e 2 illustrano gli indici di resa medi di tutte le varietà in prova suddivise tra cultivar comuni e specifiche per areale.
Varietà comuni in tutti i campi
Delle 18 varietà presenti in tutti i campi, Calvino, Antalis e Fuego hanno fatto registrare indici di resa superiori a 100 in tutti e 6 gli areali, con una produzione superiore alla media di campo rispettivamente in 27, 23 e 22 dei 31 campi di prova. Anche Monastir ha evidenziato valori di indice di resa superiori a 100 in tutti e 5 gli areali in cui era presente, superando la media in 19 dei 27 campi di prova. Un buon comportamento produttivo è stato osservato anche per le varietà Socrate, Felsina, Claudio e Marco Aurelio, con un indice di resa pari o superiore a 100 in 4 dei 6 areali considerati.
Varietà specifiche
Delle 11 varietà specifiche del Sud-Isole (grafico 1), RGT Imprimatur, RGT Aventadur, Caracalla e Marakas hanno ottenuto indici medi superiori a 100 in tutti e tre gli areali (Sud peninsulare, Sardegna e Sicilia) e una produzione superiore alla media di campo rispettivamente in 15, 13, 13 e 10 dei 16 campi totali. A seguire, Sherekhan ha superato la media di campo in 11 dei 16 campi, mentre Matusalem, RGT Diogedur e Jasdur hanno evidenziato una buona risposta produttiva, superando la media rispettivamente in 10, 10 e 9 dei 16 campi di prova.
Delle 12 cultivar specifiche del Centro- Nord (grafico 2), quelle con indice di resa superiore a 100 in tutti e tre gli areali sono state Anvergur, LG Naudaris, Catone, Platone. Tra esse solo la varietà Anvergur ha fatto registrare valori di indice di resa superiore alla media di campo in tutti e 15 i campi di prova.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 29/2025
Le varietà di grano duro per le prossime semine
di P. De Vita, I. Pecorella, P. Spadanuda, N. Pecchioni, F. Fania
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