Prende il via da Firenze Agri-talk, il ciclo di incontri territoriali dedicati allo sviluppo delle filiere del made in Italy agroalimentare, per le quali Intesa Sanpaolo stanzia nuovo credito per 10 miliardi di euro – di cui 1,5 miliardi di euro per la sola filiera vitivinicola.
L’iniziativa è voluta dalla Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese che, grazie all’azione capillare della Direzione agribusiness, sostiene uno dei settori capace nel complesso di rappresentare il 4,1% del valore aggiunto dell’intera economia italiana, pari nel 2024 a 81 miliardi di euro, di cui 44 miliardi generati dal settore agricolo e 37 miliardi dall’industrie alimentari, delle bevande e del tabacco.
In termini di occupazione, l’agroalimentare italiano impiega 1 milione e 430mila addetti, il 5,4% del totale nazionale. L’export del settore ha toccato i 67,5 miliardi di euro nel 2024, un risultato storico mai raggiunto prima, in aumento dell’8,3% rispetto al 2023 e il dato provvisorio delle esportazioni basato sui primi 2 mesi del 2025 si attesta intorno a 11,5 miliardi di euro, di cui 1,7 prodotti agricoli (+7,3% tendenziale) e 9,8 miliardi prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,9%).
L’approccio dell’istituto alle filiere agroalimentari si fonda sulla volontà di fornire soluzioni dedicate in funzione delle specificità delle singole produzioni. Su queste produzioni di eccellenza va ad agire l’intervento da 10 miliardi di euro di Intesa Sanpaolo, incentrato sulla crescita delle PMI agroalimentari italiane e fondato su quattro pilastri strategici per favorire gli investimenti:
- focalizzare le opportunità nel contesto internazionale affrontando nuovi mercati, fattori di incertezza ed effetti dei dazi nei mercati esteri;
- crescere dimensionalmente in maniera organica o attraverso acquisizioni e operazioni di M&A in Italia o all’estero;
- investire in impianti, attrezzature e innovazione per rispondere a nuovi scenari dettati da cambiamento climatico, diverse abitudini di consumo, digitalizzazione;
- valorizzare la qualità, garantendo la continuità aziendale e la soddisfazione del consumatore.
Agri-talk è la formula ideata da Intesa Sanpaolo per presentare questa strategia di sviluppo e avviare un dialogo diretto con le imprese e le filiere sui territori alla presenza di esperti di settore e testimonianze aziendali. Firenze e la Toscana sono stati scelti quale sede del primo incontro, dedicato alla filiera vitivinicola a cui seguiranno incontri riservati alle filiere olivicola-olearia, delle carni, lattiero-casearia e ortofrutticola, per citare le principali.
La filiera vitivinicola italiana
Affrontare l’incertezza del contesto come opportunità può rappresentare in questa fase la strategia più efficace per le 7.000 imprese del settore vitivinicolo clienti della Direzione Agribusiness. Per loro, infatti, emerge la necessità di adottare nuovi modelli di business, investire in sostenibilità e sviluppare strategie innovative di crescita. Scelte che Intesa Sanpaolo supporterà stanziando 1,5 miliardi di euro per le aziende del comparto, strutturando percorsi di investimento nei più svariati ambiti quali coltivazione, trasformazione, invecchiamento, tracciabilità e commercializzazione.
Si tratta di imprese in gran parte di piccole dimensioni, circa l’84%, mentre il restante 16% è composto da imprese di medio-grandi dimensioni. La distribuzione geografica abbraccia l’intero territorio nazionale, con una concentrazione superiore al 60% nelle regioni a più alta vocazione vitivinicola tra cui: Toscana, Umbria, Veneto, Sicilia, Piemonte, Lazio, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia.