Nuova burocrazia in arrivo per i contoterzisti

trebbiatura mais

Dal prossimo 1° gennaio sarà più complicato gestire l’affidamento a terzi di un’opera o di un servizio. L’articolo 4 del decreto legge n. 124/2019 – (cosiddetto decreto fiscale) recante «Misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva e alle frodi fiscali» – ha infatti introdotto una clamorosa novità: i committenti di opere e servizi avranno l’obbligo di versare le ritenute fiscali relative ai redditi corrisposti dalle imprese appaltatrici (affidatarie e subappaltatrici) ai lavoratori direttamente impiegati nell’esecuzione dei lavori.

La nuova normativa si applica anche alle imprese del settore agricolo che, come noto, tradizionalmente affidano l’esecuzione di alcune lavorazioni a soggetti terzi (i cosiddetti contoterzisti), e per le quali i nuovi adempimenti possono risultare non sostenibili, considerata l’organizzazione e la struttura media degli operatori del settore primario.

Queste in sintesi le novità:

  •  l’impresa appaltatrice versa al committente, con almeno 5 giorni lavorativi di anticipo rispetto alla scadenza di versamento delle ritenute, l’ammontare complessivo di quanto dovuto su uno specifico conto corrente bancario o postale;
  • il committente che riceve le somme esegue il pagamento, in luogo del soggetto che ha effettuato le ritenute (appaltatore), senza poterle compensare con propri crediti erariali;
  • le imprese appaltatrici trasmettono per PEC al committente un elenco di tutti i lavoratori impiegati nel mese precedente direttamente nell’appalto, con il dettaglio delle ore di lavoro prestate, dell’ammontare delle retribuzioni corrisposte e tutti i dati utili alla compilazione delle deleghe di pagamento necessarie per l’effettuazione dei versamenti;
  • il committente che ha effettuato il pagamento per conto delle imprese appaltatrici o affidatarie e subappaltatrici comunica entro 5 giorni, mediante PEC, l’effettuazione del pagamento.

Un meccanismo farraginoso del quale le imprese chiedono l’abrogazione o, quantomeno, la modifica.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 43/2019
Nuove regole complicano i lavori affidati a terzi
di T. Pagano
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