Annullati i listini dei cereali della Borsa di Foggia

mietitrebbia

Vizi formali e sostanziali hanno portato il Tar della Puglia ad annullare, dopo il ricorso presentato dalla associazione GranoSalus, i listini settimanali dei prezzi dei cereali e sfarinati pubblicati dalla Camera di commercio di Foggia per il periodo riguardante tutto l’anno 2016 e i primi due mesi del 2017.

Tra le ragioni alla base della sentenza, la mancata compilazione dei moduli di rilevamento da parte dei membri della Commissione prezzi e la discrezionalità da parte del presidente della Commissione stessa, che avrebbe dovuto, data l’esiguità e scarsa rappresentatività delle transazioni incriminate – due sole fatture di vendita per un ammontare totale di 150.000 euro, all’epoca equivalenti a circa 700 tonnellate di merce – lasciare il listino invariato o addirittura non quotare il grano duro durante quel periodo.

GranoSalus ha commentato la sentenza come una vittoria degli agricoltori contro i «cartelli mascherati sul prezzo del grano», ma parlare di «cartello» dei compratori a sfavore dei produttori è improprio, perché la presenza paritetica nelle commissioni dei rappresentanti degli agricoltori rappresenterebbe (sempre che funzioni) un contrappeso più che sufficiente.

Il problema vero è che i prezzi vengono rilevati sulla base di quanto accaduto durante la settimana precedente, per cui la loro pubblicazione è strutturalmente in ritardo rispetto a un mercato che si evolve molto rapidamente.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 38/2019
Il Tar della Puglia annulla i listini dei cereali di Foggia
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