Il prosciutto di Parma volta pagina

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Il Consorzio del Prosciutto di Parma e i suoi produttori ridefiniscono la strategia per rilanciare il comparto puntando su quattro pilastri: assoluta terzietà dei controlli, task force di esperti dedicata alla certificazione, modifica e rafforzamento del sistema dei controlli, revisione del disciplinare di produzione.

Quattro scelte strategiche che il consiglio di amministrazione del Consorzio ha deliberato con l’obiettivo di migliorare l’identità e la qualità del Prosciutto di Parma dop a tutela del prodotto stesso e dei consumatori.

Sul fronte controlli e certificazione, dopo vent’anni di collaborazione con l’Istituto Parma Qualità (Ipg), il Consorzio volta pagina e affida a Csqa Certificazioni il sistema di certificazione e controlli della dop.

In questo periodo transitorio, l’Ipq continuerà a svolgere il suo incarico di controllo e certificazione sotto la vigilanza del Mipaaft. Csqa avvierà immediatamente i lavori per la definizione del nuovo piano di controllo nell’attesa dell’autorizzazione ufficiale da parte dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf).

Dopo un lungo lavoro di preparazione durato diversi mesi, il Consorzio ha formalmente avviato anche l’iter di modifica del disciplinare che prevede nei prossimi giorni la consultazione di tutta la filiera produttiva. Il nuovo disciplinare conterrà anche specifici elementi per la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera produttiva.

«È il primo forte segnale di rinnovamento – sottolinea Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma – che parte da uno degli ambiti più importanti per una dop, il sistema dei controlli, nell’ottica di offrire una maggiore trasparenza e la massima garanzia ai consumatori, assicurando loro la qualità che si aspetta dal Prosciutto di Parma. Abbiamo scelto un ente indipendente in grado di assicurare una struttura organizzativa fondata sulla cultura della certificazione di prodotto e su consolidati principi di imparzialità e terzietà».