Per gli agrotecnici una sessione di esami tribolata ma positiva

Si sono da pochi giorni conclusi gli esami abilitanti alla professione di Agrotecnico e di Agrotecnico laureato indetti nel 2020, ma svoltisi solo nel 2021 (dopo un lungo braccio di ferro con il Ministero).

La sessione 2020 appena conclusa è stata «la più sofferta nella storia dell’Albo professionale – afferma il Collegio nazionale – sia per l’emergenza sanitaria che per il comportamento del Ministero, ma anche quella con il maggior numero di candidati in assoluto: 1.124».

Si tratta del 16,72% in più rispetto all’anno precedente, «un risultato oltremodo positivo e in qualche modo inaspettato, che rappresenta la cifra del successo della professione di Agrotecnico e di Agrotecnico laureato che, da sola, ormai raccoglie il 50% delle preferenze dei giovani che scelgono di abilitarsi ad una professione agraria».

La percentuale dei promossi, informa sempre il Collegio nazionale, è stata pari al 68%, più alta dell’anno precedente, quando i promossi furono il 63,20% del totale dei candidati. Il miglior dato può dipendere forse dal fatto che l’esame si è svolto con una sola prova unica, da remoto, ma anche dal fatto che è aumentato il numero dei laureati che scelgono la professione di Agrotecnico.

È anche aumentato il numero di donne che nel 2020 hanno scelto la professione di Agrotecnico e di Agrotecnico laureato, salita di tre punti percentuali: il 35% contro il 32 dello scorso anno.

Gli esami da poco conclusi vengono quasi a sovrapporsi alla sessione 2021, che dovrebbe aprirsi già nel prossimo mese di maggio ed essere svolta sempre con modalità da remoto e in prova unica.