Nell’etichetta del miele serve più trasparenza

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L’etichetta Ue del miele dovrebbe prevedere l’obbligo di indicare ciascun Paese di origine e la rispettiva quota di miele nelle miscele. È la richiesta di 19 Stati membri, Italia inclusa, alla Commissione europea in vista della revisione della Direttiva miele.

Le attuali regole di etichettatura per il miele richiedono già che l’etichetta indichi il Paese di origine Ue, ma quando si tratta di miscele, le categorie diventano vaghe e si limitano a indicare «miscela di mieli originari» dell’Ue, oppure non-Ue, o ancora una miscela di «mieli originari e non originari» dell’Ue.

Su richiesta della delegazione slovena, appoggiata tra gli altri da Italia, Belgio, Francia, Spagna, Grecia, Irlanda e Polonia, il miglioramento dell’etichettatura dovrebbe rappresentare parte essenziale della nuova Direttiva miele, attesa a breve come parte del pacchetto di norme che fanno riferimento alla strategia Farm to Fork sulla sostenibilità dei sistemi alimentari.