Soldi in fretta con la cambiale agraria di Ismea

banconote

Sono state firmate lunedì 18, nel Salone dell’Agricoltura del Mipaaf, alla presenza della ministra Teresa Bellanova e del direttore generale Ismea Raffaele Borriello, le prime due cambiali agrarie erogate dall’Ismea nell’ambito degli aiuti straordinari alle imprese per l’epidemia Covid-19.

Una firma che arriva in tempi brevi grazie alla semplicità delle procedure e alle tempistiche estremamente ridotte, che hanno consentito di poter erogare i primi aiuti dopo solo una settimana dall’avvio delle procedure.

«Garantire in tempi rapidi liquidità alle aziende agricole e della pesca è, in questo momento delicatissimo per la ripresa del Paese e il rilancio delle attività, condizione fondamentale» ha detto Bellanova. «La filiera alimentare in questi mesi non si è mai fermata, è vero, continuando a garantire il cibo ma questo non nasconde le enormi difficoltà di alcuni segmenti, come il florovivaismo o quelli maggiormente legati al settore horeca».

«È importante che le aziende conoscano e utilizzino gli strumenti messi in campo. Ed è ovviamente fondamentale la celerità garantita da Ismea nel disbrigo delle procedure. Se il tempo non è mai una variabile indipendente, a maggior ragione adesso sostenere le aziende significa consentire loro di utilizzare rapidamente gli strumenti finanziari ed economici straordinari a loro diposizione».

Le prime due aziende che beneficeranno di questo agile strumento finanziario di sostegno economico, che offre credito immediato alle imprese che operano nel settore agricolo, dell’agriturismo e della pesca, provengono dalla provincia di Ravenna e dalla provincia di Lecce. Riceveranno 30.000 euro a tasso zero, un prestito con durata di 5 anni, di cui i primi 2 anni di preammortamento.

Risorse che possono essere sommate al prestito bancario di 25.000 euro con garanzia Ismea che le aziende agricole e della pesca possono richiedere grazie al Fondo di 100 milioni istituito con il Cura Italia e implementato con ulteriori 250 milioni con il Decreto rilancio.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 19/2020
La cambiale agraria, una risposta al problema liquidità
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