Materie prime, ricerca della qualità e della corretta interazione

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La realizzazione di fertilizzanti speciali, siano essi solidi idrosolubili, liquidi, specifici per l’apporto di sostanza organica oppure biostimolanti, non può prescindere da un’accurata selezione delle materie prime. Non è una semplice questione di «immagine» o di filosofia aziendale, ma una necessità per garantire sempre la perfetta funzionalità e sicurezza dei prodotti al servizio degli agricoltori, contribuendo al loro successo anche in condizioni di utilizzo particolari come la fertirrigazione, la coltivazione fuori suolo o la micronutrizione fogliare.

Lo standard qualitativo dei formulati Greenhas è conseguenza del fatto che i prodotti sono pensati e realizzati con precisi obiettivi agronomici e quindi ogni componente non solo è responsabile delle caratteristiche fisiche del prodotto finito ma concorre, in sinergia con gli altri componenti, a svolgere al meglio una funzione.

In quest’ottica, la perfetta sinergia tra gli elementi fertilizzanti assume un ruolo centrale, ed è ottenuta ricercando la massima biodisponibilità dei componenti e misurando la risposta della pianta a differenti contributi nutrizionali fino a identificare la combinazione ottimale.

Mineral-Tech: tecnologia per l’efficienza

La selezione delle materie prime diventa ancora più rilevante quando si parla di concimi «Mineral-Tech» per cui il processo produttivo prevede una sequenza di reazioni chimiche a temperatura e pH controllati e richiede l’impiego di reagenti completamente solubili e privi di residui.

Gli elementi fertilizzanti impiegati devono combinarsi tra loro con precisione rispettando la stechiometria delle reazioni per arrivare a codificare messaggi chimici specifici in grado di condizionare il ciclo naturale della pianta.

Chi ha provato Hascon M10 AD della gamma Mineral-Tech ha certamente avuto modo di apprezzare la stabilità fisica del prodotto anche in acque dure o saline, la miscibilità con altri fertilizzanti o agrofarmaci e, soprattutto, ha potuto constatare come la particolare combinazione tra gli elementi nutrizionali del concime riesca ad accompagnare la pianta attraverso il processo di maturazione.

Biostimolanti attivi  sulla fisiologia della pianta

Per la produzione dei biostimolanti la scelta delle materie prime è, se possibile, ancora più complessa, perché trattandosi generalmente di sostanze di natura organica, oltre verificare i corretti rapporti tra le molecole presenti, è necessario assicurarsi che siano nella forma biologicamente più attiva: solo così è possibile creare quella formula originale, frutto di ricerche e sperimentazioni, che agendo in modo specifico sulla fisiologia della pianta restituisce una particolare risposta agronomica.

Un perfetto esempio di equilibrio formulativo è Eranthis, il biostimolante di Greenhas che supporta lo sviluppo della pianta anche in condizioni di siccità.

Eranthis: alta produttività anche in condizioni di stress idrico

Eranthis è un formulato ad azione biostimolante che contiene matrici organiche esclusivamente di origine vegetale ovvero estratti di alghe brune (Ascophyllum nodosum e Laminaria digitata) ed estratti di lievito con elevata attività biologica.

Le matrici sono state selezionate affinché fossero presenti quali composti fenolici, mannitolo, glicin-betaina, aminoacidi e peptidi ovvero molecole bioattive che lavorano sinergicamente per dare alla pianta messaggi biochimici univoci.

Grazie agli studi morfometrici, fisiologici, biochimici e genomici è stato ottenuto un formulato completo e complesso che apporta alla pianta sostanze ad attività antiossidante che consentono alla pianta di completare il ciclo in maniera ottimale anche in condizioni di stress.

Maggiori informazioni: www.greenhasgroup.com/it