Le proposte della Commissione UE per sdoganare le TEA

La Commissione europea nei giorni scorsi ha ufficializzato un pacchetto di misure per «un uso più sostenibile delle risorse», che comprende un regolamento per le piante realizzate con cisgenesi e mutagenesi mirata (due nuove tecniche di modifica del genoma) e un nuovo tentativo di aggiornare la legislazione su semi e materiale riproduttivo delle piante. Un primo tentativo era fallito nel 2013, rigettato dall’Europarlamento.

Per quanto riguarda le varietà realizzate con le nuove biotecnologie, la proposta conferma l’impianto delle versioni trapelate nelle scorse settimane. Il quadro regolamentare di riferimento resta quello degli ogm, datato 2001, ma le piante NGT (ottenute con le Nuove Tecniche Genomiche, in Italia note anche come TEA, Tecniche di Evoluzione Assistita) con un numero contenuto di mutazioni (fino a 20), oppure quelle con un numero indefinito di cancellazione o inversione mirata di nucleotidi, sono assimilate a quelle realizzate con tecniche di selezione e incrocio convenzionale e assoggettate a una procedura di autorizzazione semplice, invece che ai requisiti di tracciabilità ed etichettatura degli ogm.

Secondo le stime della Commissione, queste varietà potrebbero vedere ridotti i tempi di immissione in commercio dai 6-10 anni degli ogm, a 4-6 mesi.

Una seconda categoria di NGT, quelle con mutazioni più complesse, dovranno seguire la procedura degli ogm.

Alcuni incentivi regolamentari, come l’alleggerimento delle spese di registrazione, si applicheranno alle NGT del secondo tipo prodotte da Pmi, oppure con caratteristiche di sostenibilità: rese maggiori, resistenza o tolleranza a stress biotici o abiotici, minore bisogno di acqua e altri input, miglioramento della qualità nutrizionale. Escluse da questi incentivi sono le varietà resistenti agli erbicidi.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 24/2023
Le proposte della Commissione su Ngt e sementi
di A. Di Mambro
Per leggere l’articolo completo abbonati a L’Informatore Agrario