La peste suina è entrata negli allevamenti

suini

Lo spettro a lungo temuto si è materializzato. Alla data del 28 agosto scorso sono 3 i focolai di Peste suina africana (Psa) accertati dai controlli sanitari dell’Ats (Agenzia di tutela della salute) Lombardia in altrettanti allevamenti di suini. Tutti dislocati nella provincia di Pavia.

Il caso più eclatante, esploso venerdì 25 agosto, riguarda un allevamento all’ingrasso di mille maiali situato nel comune di Zinasco il cui titolare, all’inizio del mese di agosto, avrebbe omesso di segnalare alle autorità sanitarie competenti l’elevato tasso di mortalità di suini presenti nella sua porcilaia, si parla di circa 400 capi, inviando i rimanenti soggetti sopravvissuti a tre diversi macelli dislocati rispettivamente in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto che, ignari della situazione esistente nell’allevamento in questione e soprattutto in presenza di un regolare documento sanitario legato al trasporto degli animali, avrebbero proceduto con le normali operazioni di scarico, abbattimento, sezionamento e trasformazione dei capi, esponendo le loro strutture alla potenziale diffusione del virus.

Gli accertamenti tuttora in corso dell’autorità giudiziaria hanno portato la Procura di Pavia a indagare l’allevatore e il veterinario aziendale, con l’ipotesi di reato per non aver segnalato i primi casi di morte sospette di animali

Interventi tempestivi

Nella zona che rientra nei 10 km dagli allevamenti coinvolti sono state vietate tutte le movimentazioni di suini sia in ingresso sia in uscita. Analogamente, nel resto del territorio regionale e della provincia di Pavia la movimentazione  dei suini sarà possibile solamente dopo la refertazione delle visite cliniche e dei campionamenti di materiale biologico previste.

Emilia Romagna in allerta

Intanto, anche l’Emilia Romagna, a seguito dei focolai scoppiati in Lombardia, ha previsto misure urgenti per prevenire il diffondersi del virus della Psa che decorrono dal 30 agosto e prevedono che sull’intero territorio regionale le movimentazioni dei suini dagli allevamenti situati in regione, sia da vita sia da macello, potranno avvenire solo a seguito dell’esito favorevole di un controllo ufficiale eseguito dall’autorità competente locale che prevede una serie di accertamenti.

Situazione fuori controllo?

Ma c’è chi parla di «situazione critica». Ed è Vittorio Guberti, veterinario epidemiologo e primo ricercatore presso l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) oltre che docente all’Università di Bologna.

Tratto dall’articolo di Anna Mossini in pubblicazione sul n. 27/2023 de L’Informatore Agrario