In Emilia-Romagna partono i rimborsi per la cimice asiatica

cimice pere

Da oggi gli agricoltori dell’Emilia-Romagna riceveranno direttamente sul proprio conto corrente gli indennizzi per i danni causati dalla cimice asiatica nel corso del 2019. Una vera e propria boccata di ossigeno per le imprese agricole da Piacenza a Rimini – spiega una nota della Regione – beneficiarie di 63 milioni di contributi complessivi per il triennio 2020-2022, su un totale di 110 milioni stanziati dal Ministero delle politiche agricole per tutte le regioni.

Si tratta quindi dell’importo più alto a livello nazionale che mira a coprire più del 57% delle perdite dichiarate dal comparto emiliano-romagnolo, e che sarà suddiviso in tre tranche di pagamento: oltre 40 milioni di euro per il 2020, 11 milioni e 500.000 sul 2021 e 11 milioni 500.000 euro sul 2022.

I pagamenti, erogati a partire da oggi da Agrea – Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura – direttamente sui conti correnti bancari indicati delle imprese, sono accompagnati da una lettera dell’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi. «Il nostro obiettivo – sottolinea tra l’altro l’assessore – è velocizzare il più possibile il pagamento delle risorse, a questo proposito abbiamo chiesto al Governo di anticipare al 2021 anche le risorse del 2022».

Gli indennizzi 2020 saranno pagati a 1.300 aziende delle 6 province della regione che sono state colpite dalla cimice asiatica: Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna e Reggio Emilia. Il contributo per singolo beneficiario, calcolato in base all’entità del danno subito, va da 200 a 900.000 euro.