Fertilizzazione del mais: attenzione alle fasi chiave

Massimo Blandino
Massimo Blandino, docente di agronomia e colture erbacee dell’Università di Torino

«Concimare correttamente il mais significa soddisfare le sue esigenze nutrizionali soprattutto tra levata ed inizio fioritura, in modo particolare per quanto riguarda l’azoto, il cui assorbimento è massimo in queste fasi fenologiche. Non bisogna dimenticare però che un’ottimizzazione della gestione colturale, fondamentale per la redditività della coltura, richiede una particolare attenzione in determinati momenti chiave: è importante partire bene e quindi assicurare un buon sviluppo iniziale al mais con delle fertilizzazioni starter, quelle cioè che potenziano il vigore di partenza della pianta».

Per Massimo Blandino, docente di agronomia e colture erbacee dell’Università di Torino, le fasi iniziali del mais sono fondamentali per la riuscita della campagna: «due sono gli elementi fondamentali per questo obiettivo: il fosforo, che per quanto presente nel terreno spesso non è completamente disponibile per la coltura, e l’azoto, che sebbene in misura minore rispetto al fosforo gioca comunque un ruolo importante per far partire subito il mais».

Per Blandino un altro momento chiave è la maturazione della coltura: «soprattutto nei terreni più sciolti e sabbiosi, dove le frequenti irrigazioni possono portare ad una più elevata lisciviazione dell’azoto, è vantaggioso nutrire adeguatamente la coltura anche nelle fasi finali del ciclo colturale, prediligendo concimi contenenti azoto stabilizzato, quindi a lenta cessione, oppure agrotecniche come la fertirrigazione. I concimi con azoto stabilizzato possono essere impiegati sul mais senza complicare la gestione aziendale con due modalità principali, in concimazione di fondo prima della semina o alla semina garantendo disponibilità, e quindi nutrizione della coltura, in tutte le prime fasi, o anche prima della levata, assicurando la disponibilità di azoto anche durante le fasi della maturazione, a tutto vantaggio della resa in granella o trinciato»