Due domande ai partiti politici sul futuro della ricerca genetica

piante in laboratorio di miglioramento genetico

In vista delle prossime elezioni politiche il mondo della ricerca genetica in agricoltura ha reso noto un documento nel quale si chiede alla politica di far conoscere la posizione di ciascun partito in merito alle nuove tecnologie di miglioramento genetico. Di seguito riportiamo integralmente il testo.

I ricercatori di genetica agraria rivolgono due domande ai segretari dei partiti politici che si presentano alle elezioni del 25 settembre 2022.

Ai segretari dei partiti politici.
La crisi alimentare globale che stiamo vivendo a causa dei cambiamenti climatici, dei conflitti armati in diversi Paesi e all’incremento della popolazione mondiale, rende più che mai necessario adeguare le piante alle nuove condizioni di coltivazione perché possano garantire produzioni quantitativamente sufficienti e qualitativamente salubri.

Le nuove tecniche genomiche (NGT), denominate anche Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), permettono di migliorare le piante intervenendo con precisione sui loro geni per ottenere nuovi caratteri utili (ad esempio di resistenza a stress climatici o a malattie, o miglioramento nutrizionale) senza inserire geni estranei e imitando meccanismi che già esistono in natura.
Tutto ciò in modo più preciso, efficiente e rapido rispetto ai tradizionali metodi di miglioramento genetico. Le TEA si stanno dimostrando fondamentali, se non indispensabili, per l’innovazione e la competitività dell’agricoltura italiana.

Nei Paesi extra-UE con un sistema agricolo sviluppato (alcuni esempi: USA, Argentina, Canada, Australia, Giappone) le piante TEA con le prime soluzioni efficaci in agricoltura sono già utilizzate o in corso di approvazione, grazie a legislazioni basate sulle conoscenze scientifiche e non su pregiudizi ideologici.
Nell’Unione Europea sono invece attualmente parificate agli ogm, limitando e in molti casi impedendo il loro impiego in agricoltura e perfino la ricerca e sperimentazione in campo. 
In vista delle prossime elezioni politiche, con l’obiettivo di informare i soci della Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA), e in generale il mondo dell’agricoltura sulle posizioni dei partiti politici riguardo all’uso delle TEA in agricoltura, poniamo due domande ai loro vertici.
Le risposte saranno rese note ai nostri soci e pubblicate sui nostri social entro il 25 settembre 2022.

1. Il vostro Partito è favorevole a rapide iniziative legislative che consentano di liberare le nuove Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) dai vincoli e le proibizioni che riguardano gli ogm, e dunque a favorire, come anche sottolineato nella Mozione 1-00609 approvata dalla Camera dei deputati il giorno 11 maggio 2022, l’applicazione all’agricoltura delle nuove tecnologie genetiche di editing dei genomi?
2. Seguendo le richieste della comunità scientifica e le osservazioni espresse dalla Commissione UE nello studio al riguardo pubblicato nell’aprile 2021 (https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_21_1985), il vostro Partito vede con favore una revisione del quadro legislativo dell’Unione Europea riguardo l’applicazione delle tecnologie genetiche all’agricoltura, che valuti le nuove caratteristiche di una varietà invece delle tecnologie utilizzate per produrre tale varietà?

Confidando in un sollecito riscontro vi salutiamo cordialmente.
Edgardo Filippone
Presidente della Società Italiana di Genetica Agraria