Disseccanti fogliari, impiego in aree agricole ed extra agricole

diserbo vigneto pelargonico

Il processo di estensivizzazione e di semplificazione delle pratiche colturali dettate da un’agricoltura sempre più competitiva, non lascia ormai più spazio per le operazioni manuali di rinettamento e di accurata gestione delle malerbe, tra cui in particolare di tare e incolti, talvolta anche in regime di conduzione biologica.

Il concetto di agricoltura conservativa in un contesto di riduzione dell’uso degli erbicidi, di dispendio di energie e delle emissioni di gas serra, con un occhio rivolto alla salvaguardia del contenuto di sostanza organica nei suoli, richiede l’integrazione di tutte le pratiche di lotta alle malerbe a partire dalla loro gestione nei periodi intercolturali e nei letti di semina. L’azzeramento della flora infestante con erbicidi ad azione totale è indispensabile nelle semine su sodo, ma anche in quelle dove sono previste minime lavorazioni, in particolare nel periodo di fine inverno-primavera, dove la riduzione dei calpestamenti è necessaria per migliorare l’uniformità di sviluppo delle colture in un contesto di aridocoltura.

I cambiamenti climatici comportano un’evoluzione della flora infestante, con un aumento delle specie composite a nascita superficiale, graminacee e ruderali, comprese le perennanti di più difficile lotta. La riduzione della disponibilità di sostanze attive e l’aumento della pressione di selezione comporta inoltre la diffusione di una flora di sostituzione e di popolazioni resistenti agli erbicidi.

In tale contesto i devitalizzanti fogliari sistemici sono i più utilizzati, dove glifosate al momento è l’unica soluzione. A supporto di questa sostanza attiva ormai contingentata nelle dosi dai disciplinari, allo scopo di contrastare lo sviluppo della flora di sostituzione, differenziare i meccanismi d’azione e migliorare la selettività colturale, si può valorizzare l’impiego dei disseccanti fogliari, tra cui acido pelargonico, carfentrazone-etile e piraflufen-etile, caratterizzati da un’azione totale di contatto e non sistemica.

Ruolo dei disseccanti fogliari

Molti e diversificati sono gli impieghi dei disseccanti fogliari, tra cui:

  • disseccamento delle malerbe annuali meno sviluppate a partire dal periodo intercolturale e nei letti di semina e di trapianto, da soli o in miscela con altri prodotti, tra cui glifosate per un miglior contenimento delle malerbe meno sensibili (con finalità sinergizzante) che si sono selezionate a seguito di un uso irrazionale di questo principio attivo;
  • disseccamento delle malerbe in pre-emergenza della patata e di altre colture in un contesto di riduzione dei rischi di danno da fitotossicità;
  • interventi localizzati nelle colture arboree e della vite con duplice finalità diserbante e spollonante;
  • disseccamento delle colture in pre-raccolta tra cui patata, soia, ecc.;
  • disseccamento di maggese e colture intercalari;
  • disseccamento dei germogli del tabacco;
  • diserbo interfilare delle colture erbacee, come ad esempio quelle orticole, con attrezzature schermate;
  • diserbo dei vivai;
  • diserbo delle aree rurali incolte ed extra agricole.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 40/2024
Disseccanti fogliari, impiego in aree agricole ed extra agricole
di G. Campagna, M. Fabbri
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