Denominazioni e Nutriscore, la battaglia continua

«Sono orgoglioso di essere ministro dell’agricoltura in questi tempi, perché anche nel momento di piena pandemia gli agricoltori italiani hanno dimostrato di essere in grado di continuare a produrre senza rinunciare alla qualità». Così si è espresso il ministro Stefano Patuanelli dal palco del Forum Coldiretti.

Ma dopo l’orgoglio per l’agricoltura italiana ci sono anche i problemi da affrontare. Ad esempio quello delle denominazioni d’origine europee, che potrebbero avere un futuro difficile.

Il caso del Prosek croato, ha detto il ministro, è molto pericoloso: non tanto per le poche migliaia di bottiglie di questo vino dolce che producono gli amici croati, ma perché un eventuale via libera metterebbe in discussione l’intero sistema delle denominazioni. Un sistema nel quale l’Italia è al primo posto nell’Ue per numero di prodotti tutelati.

Venendo a un altro tema caldo, quello dell’etichetta Nutriscore, Patuanelli si detto ottimista: grazie al lavoro diplomatico svolto in Europa, il nostro Paese sta riuscendo a coinvolgere altri Paesi nel “no” al Nutriscore ed è probabile che si riesca a raggiungere i numeri sufficienti a una «maggioranza di blocco».