Il decreto emergenze si fa attendere

gilet arancioni

«Il decreto legge sulle emergenze agricole, approvato 20 giorni fa e tornato nei giorni scorsi in Consiglio dei ministri per il presunto inserimento di articoli che non riguardano l’agricoltura, sembra sparito nei meandri dei mille labirinti della burocrazia italiana».

Così inizia la preoccupata dichiarazione, rilasciata mercoledì 27 marzo, di Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei cosiddetti Gilet arancioni, a proposito del vuoto di notizie sul decreto che contiene interventi a favore del settore del latte ovino, e degli olivicoltori pugliesi.

«Chiediamo al presidente Conte – aggiunge – alla luce del fatto che anche il ministro Centinaio ha dichiarato di non saperne molto di più, di intervenire immediatamente e di dare quindi esecutività alle prime azioni previste dal decreto legge che rappresenta una base di partenza su cui lavorare per poter dare risposte agli olivicoltori, ai frantoiani, agli operai agricoli messi in ginocchio da xylella e gelate».

«C’è qualche manina che blocca tutto? Si nascondono interessi particolari dietro questi ritardi inspiegabili?».

Spagnoletti Zeuli conclude: «Il decreto legge fu approvato d’urgenza per dare risposte a scadenze e spese delle aziende che non aspettano i riti della burocrazia. Niente scherzi, basta giochetti e trabocchetti, non trasformate fiducia e pazienza di gente perbene in rabbia».