Contro le cavallette in Sardegna non si è fatto nulla

«Tra poco più di due mesi cominceranno a schiudersi le uova delle cavallette e al momento non abbiamo notizie della messa in pratica della lotta integrata annunciata lo scorso anno da chi di competenza per debellare o almeno limitare questo fenomeno». A lanciare l’allarme è Coldiretti Nuoro Ogliastra che ha seguito il fenomeno, in continua crescita ormai dal 2019 e che ha riguardato prima circa 20.000 ettari per arrivare lo scorso anno ad oltre 50.000 con un numero sempre maggiore di aziende agricole coinvolte.

«Sicuramente non si è proceduto con l’aratura dei terreni che secondo i tecnici – ricorda Coldiretti Nuoro Ogliastra – occorre effettuare da settembre a dicembre. Inoltre al momento non sono stati neppure coinvolti allevatori e agricoltori che in questi anni sono stati invasi dalle locuste e che avrebbero dovuto essere informati sul piano di azione».

«Purtroppo stiamo assistendo ad un film già visto – afferma il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis –: finito il ciclo biologico delle cavallette scompare il problema per riparlarne l’anno successivo quando siamo nuovamente invasi e gli interventi per contenerli sono parziali o nulli. Si prosegue per la strada della poca comunicazione e del non coinvolgimento che riteniamo sia fondamentale. In questo modo le aziende agricole, che non hanno ancora ricevuto alcun indennizzo per i danni subiti dalle cavallette, sono lasciate nell’incertezza ed all’oscuro di tutto con la paura, purtroppo concreta, di una nuova invasione».

«È auspicabile almeno informare le aziende agricole, le amministrazioni comunali e le organizzazioni agricole su come si sta procedendo e su ciò che ci dobbiamo aspettare da aprile ai primi di giugno e allo stesso tempo si deve accelerare con la liquidazione degli indennizzi».