Confermata l’agricoltura nel decreto liquidità

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La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 94 dell’8 aprile) del cosiddetto «Decreto liquidità», indicato anche come «Decreto imprese», che prevede sostegni per imprese, lavoratori e famiglie per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus, ha permesso di tranquillizzare il mondo agricolo sul fatto di non rimanere escluso da questi aiuti. Il timore era che la maggior parte delle aziende agricole, non andando a bilancio, fossero escluse.

Rispetto alla prima versione, il testo del decreto andato in Gazzetta all’articolo 1, comma 2, lettera C) si legge che:

« l’importo del prestito assistito da garanzia non è superiore al maggiore tra i seguenti elementi:

  1.  25% per cento del fatturato annuo dell’impresa relativi al 2019, come risultante dal bilancio ovvero dalla dichiarazione fiscale;
  2. il doppio dei costi del personale dell’impresa relativi al 2019, come risultanti dal bilancio ovvero da dati certificati se l’impresa non ha approvato il bilancio; qualora l’impresa abbia iniziato la propria attività successivamente al 31 dicembre 2018, si fa riferimento ai costi del personale attesi per i primi due anni di attività, come documentato e attestato dal rappresentante legale dell’impresa».

Sempre per quanto riguarda l’agricoltura, all’articolo 13, comma 11 si legge che «Per le finalità di cui al presente comma sono assegnati all’Ismea 100 milioni di euro per l’anno 2020. Le predette risorse sono versate su un conto corrente di tesoreria centrale appositamente istituito, intestato a Ismea, per essere utilizzate in base al fabbisogno finanziario derivante dalla gestione delle garanzie.