Lemken Koralin 9-660 KUA: lavorare quanto basta

Lemken Koralin 9 è un coltivatore ibrido trainato per la lavorazione ultra-superficiale del suolo e dei residui colturali. Dotato di tre tipologie di organi di lavoro (dischi, ancore e rullo), permette, in funzione delle caratteristiche del terreno, della configurazione e del settaggio dell’operatrice, di lavorare ad una profondità compresa tra 2 e 12 cm, e di interrare parzialmente i residui colturali senza disturbare gli strati più profondi del suolo.

È disponibile in due versioni con fronte di lavoro utile di 6,60 e 8,40 metri, rispettivamente Koralin 9-660 KUA e Koralin 9-840 KUA.

Le lavorazioni superficiali del terreno e la gestione dei residui colturali rappresentano tecniche importanti per un’agricoltura moderna e sostenibile. Come obiettivo hanno quello di ottimizzare la redditività delle coltivazioni e preservare l’integrità del suolo agricolo. Tra i benefici di tali pratiche vi è il ripristino delle condizioni idonee alla coltivazione, la riduzione del compattamento superficiale con pareggiamento del profilo del terreno alterato dalle lavorazioni pesanti precedenti (raccolta, trasporto, ecc.). Inoltre, tale approccio gioca un ruolo determinante nella conservazione dell’umidità presente nel suolo nonché nel controllo delle infestanti grazie alla rottura e alla frantumazione dello strato superficiale con conseguente miglioramento dell’aerazione, dell’infiltrazione dell’acqua e della penetrazione delle radici delle piante. La scelta delle tecniche e delle profondità di lavorazione è strettamente correlata al tipo di coltura e alle condizioni specifiche del terreno.

La scorsa estate, su stoppie di frumento in un appezzamento in provincia di Rovigo, abbiamo provato la versione da 6,60 metri (3 m di larghezza di trasporto) con 43 dischi da 510 mm di diametro, 22 ancore e rullo posteriore ad anelli flessibili. Il peso complessivo è di 7.029 kg mentre la potenza minima richiesta è di 230 CV.

Durante la lavorazione con il Koralin 9-660 si è mantenuta una velocità di avanzamento di 9,75 km/ora. La lavorazione risulta aver interessato il suolo fino a una profondità di circa 6 cm, con un sovralzo di circa 3,5 cm.

La prova, con le caratteristiche tecniche e le impressioni del tester, è pubblicata sul n. 11/2023 di MAD – Macchine agricole domani.

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