Kelly Diamond Harrow 1204, approccio australiano

In differenti condizioni operative, abbiamo recentemente provato in campo uno dei primi esemplari in Italia di erpici con catenarie di dischi realizzati dal costruttore australiano Kelly e commercializzati per l’Italia da Agrimedia srl di Pavia.

Il modello oggetto della prova è stato il Diamond Harrow 1204 da 4 m di larghezza di lavoro. I porta utensili dell’erpice sono suddivisi in quattro ranghi rappresentati da quattro catenarie, movimentate da due ali laterali sollevabili idraulicamente.

Le componenti operative a contatto con il suolo per le varie operazioni agronomiche di rimescolamento, rottura e livellamento a vari gradi di intensità sono gli utensili a disco dal caratteristico design. Gli utensili sono collegati tra loro tramite un sistema flessibile a catenaria con appositi ganci a occhiello centrale. L’insieme delle catenarie è composto da quattro sezioni disposte a rombo e interconnesse tra loro tramite un sistema di collegamento regolabile. L’operatrice era dotata con 32 dischi sulle due catenarie anteriori e 34 nelle due posteriori per un peso totale di 2.159 kg. La larghezza di lavoro impostata era di 4 m.

Per fornire una maggior stabilità in fase di lavoro, nella parte terminale delle ali sono montate delle ruote in acciaio stabilizzatrici regolabili con relativo raschiaterra. Le catenarie, formate dagli utensili di lavoro, sono collegate sia alle estremità delle ali sia al telaio centrale principale tramite appositi bracci di supporto. Completa l’allestimento una barra fanali posteriore per la circolazione su strada.

La velocità selezionata per il lavoro è stata di circa 10 km/ora, con una velocità media globale di 6,6 km/ora per una capacità di lavoro media indicativa nelle condizioni testate di 2,7 ha/ora. Il costruttore indica una velocità di lavoro ottimale compresa tra 8 e 12 km/ora. L’intervento dei dischi si limita ai primi 4-6 cm di lavoro.

La prova, con le caratteristiche tecniche e le impressioni del tester, è pubblicata sul n. 6/2022 di MAD – Macchine agricole domani.

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