Dall’Agridealer Day 2019 un forte richiamo alla politica

Lo scorso 26 novembre, presso la sala Zambelli della sede UnipolSai Assicurazioni di Bologna, si è svolto l’Agridealer Day 2019. L’evento, organizzato da Unacma Unione Nazionale dei Commercianti di Macchine Agricole, ha visto la partecipazione di concessionari aderenti all’associazione, di rappresentanti del mondo dei costruttori, del contoterzismo, delle associazioni degli agricoltori e della politica.

Nell’intervento di apertura, il presidente di Unacma, Roberto Rinaldin, ha ripercorso i principali fatti politici ed economici accaduti negli ultimi 12 mesi e che hanno influenzato e stanno condizionando tuttora le attività degli addetti ai lavori del settore dell’agricoltura. Tra i primi esempi citati da Rinaldin le fiere, con la sovrapposizione parziale tra il Sima di Parigi ed Eima International di Bologna, dopo l’anticipo a sorpresa attuato dai francesi.

Il numero uno di Unacma ha inoltre sottolineato l’importanza della gestione dell’officina in modo redditizio. «Una volta l’officina era considerata un debito – ha spiegato Rinaldin – ma oggi attraverso l’attenzione alle ore di manodopera, un controllo gestionale efficiente con la verifica costante della marginalità delle lavorazioni, l’analisi e l’approvazione dei preventivi e l’adozione di strumenti e apparecchiature moderne, può diventare un’attività redditizia».

Rinaldin ha rivolto inoltre un appello ai costruttori presenti perchè tengano conto della necessità di formazione degli uomini della loro rete distributiva invitandoli, quando possibile, a sostenere una parte del costo dei corsi di formazione necessari per comprendere le nuove tecnologie che arrivano continuamente sul mercato, per saperle trasmettere correttamente al cliente finale, agricoltore e contoterzista.

Il segretario generale di Unacma, Gianni Di Nardo, ha ricordato che le priorità dell’attività di Unacma sono: la sicurezza nel lavoro, la formazione degli operatori e i margini delle aziende concessionarie.

A seguire Stefano Cigna, responsabile delle convenzioni di UnipolSai, ha presentato un progetto, ancora in fase di studio, per polizze assicurative a favore dei clienti finali dei dealer e per i concessionari stessi. A breve inizierà la fase di test con alcuni dealer che si sono resi disponibili; l’obiettivo è quello di lanciare l’accordo durante la prossima edizione di Eima International a Bologna nel novembre del 2020.

Durante l’incontro si è parlato anche di Mother Regulation con Domenico Papaleo di FederUnacoma che ha sottolineato quanto ancora il regolamento sia sconosciuto agli utilizzatori delle macchine agricole è sia necessario, quindi, istituire un percorso formativo che partendo dai costruttori interessi gli uomini delle concessionarie e gli utilizzatori finali.

L’evento è proseguito con gli interventi di Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai, Franco Verrascina, presidente di Copagri e Alberto Giombetti, segretario generale di Cia che hanno  sottolineato la necessità di una modernizzazione dell’agricoltura nazionale che influirà positivamente sull’efficienza delle lavorazioni in campo, sulla qualità delle produzioni agricole e sulla sicurezza degli operatori del settore.

In chiusura uno «scatenato» Rinaldin ha stimolato Giampaolo Vallardi, presidente della commissione agricoltura al Senato sui temi della revisione e della rottamazione (con un programma medio lungo di 5-10 anni). «Basta insabbiare la revisione con tutte queste proroghe! – ha «tuonato» il presidente di Unacma rivolto al senatore Vallardi – se non va bene questo provvedimento facciamo in modo di abrogarlo e che non se ne parli più, altrimenti bisogna andare avanti».
«Concordo – ha risposto il senatore- che le continue proroghe al provvedimento siano un errore, ma può il legislatore mettere l’obbligo della revisione se l’agricoltore non ha i soldi per mettere a norma il proprio trattore o per acquistarne uno nuovo? Come si esce da questo vicolo cieco? Proporrò – ha concluso Vallardi – un’azione che tecnicamente di definisce «affare assegnato» attraverso la quale, in commissione, si possa riesaminare la questione con l’obiettivo di convocare in audizione i rappresentanti di Unacma per vedere di sbloccare la situazione».

Marco Limina