Durante l’assemblea annuale del 26 giugno scorso, che ha celebrato gli 80 anni della Federazione, si è discusso molto della delicata situazione della produzione delle macchine agricole, ma anche della necessità di un programma di formazione che aiuti le imprese a districarsi in un momento complesso.
Nella splendida e suggestiva cornice di Palazzo Albergati a Zola Predosa (Bologna) il 26 giugno scorso FederUnacoma ha celebrato l’80° anniversario in occasione dell’Assemblea generale.
Oltre a fornire i dati sull’andamento del comparto delle macchine agricole sia a livello nazionale sia internazionale, all’evento è stato presentato ufficialmente l’Accordo-quadro siglato tra FederUnacoma e Università di Bologna per una collaborazione che le vedrà impegnate insieme nei prossimi tre anni per favorire sinergie e progetti multidisciplinari nel campo della ricerca, dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e della formazione continua.
Produzioni di macchine agricole in calo
Partiamo dalla produzione nazionale, che ha chiuso l’anno con un valore complessivo di 14 miliardi di euro: –14,5% rispetto al 2023. Un dato negativo dovuto alla contrazione dell’export (–15,1% non superando i 6,8 miliardi di euro) e all’andamento negativo del mercato interno. Mariateresa Maschio, ha illustrato alcuni dati che evidenziano le difficoltà in cui sta riversando il comparto agromeccanico: le trattrici, con il suo –29% ha bloccato il valore a 1,9 miliardi di euro; le attrezzature arretrano del 9% pari a un valore totale di 6,8 miliardi di euro a cui si aggiunge la componentistica, –17,5%, per un valore di 3,3 miliardi».
L’importanza della formazione
«Investire nella formazione è una priorità per tutti i settori produttivi – ha dichiarato nel suo intervento in assemblea la presidente di FederUnacoma, Mariateresa Maschio – soprattutto perché il contesto nel quale oggi le imprese italiane ed europee lavorano è molto complesso”
Per quanto riguarda la formazione le attività di FederUnacoma saranno indirizzate allo sviluppo e alla promozione di percorsi formativi per le aziende del settore, gli operatori professionali e gli studenti universitari. Gli imprenditori potranno accedere alle competenze offerte dall’Alma Mater per progettare e realizzare percorsi formativi specifici su temi di innovazione digitale marketing, mercati esteri e management fieristico: i corsi saranno erogati dall’Università di Bologna in collaborazione con l’Accademia di Alta formazione per l’industria (Afi), che è stata appositamente costituita.