A Giuseppe Di Vito il premio intitolato a Romano Demaldè

Giuseppe Di Vito, al centro della foto, a sinistra il preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Marco Trevisan, a destra Andrea Demaldè figlio del professor Romano Demaldè

Nella Sala del Consiglio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Piacenza, lo scorso 26 febbraio, si è svolta la cerimonia di consegna del premio di laurea in memoria del professor Romano Demaldè, docente di meccanica agraria scomparso, dopo una breve malattia, il 16 luglio 2018 all’età di 67 anni, esattamente 38 anni dopo il conseguimento della laurea in Scienza agrarie, con il massimo dei voti, nello stesso ateneo.

Il riconoscimento, voluto dal figlio Andrea, giunto alla quarta edizione, è riservato ad un laureato triennale del Corso di laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali che abbia ottenuto il massimo del punteggio.

Il premio è stato assegnato quest’anno a Giuseppe Di Vito originario di Canosa di Puglia per una tesi dal titolo: “Definizione dell’intensità di diradamento su pesche percoche nell’area di Gaudiano”.

“L’istituzione del premio – ha spiegato Andrea Demaldè durante l’incontro – nasce dalla voglia di comunicare la passione che mio padre aveva per il suo lavoro di docente, svolto prima in alcuni istituti tecnici agrari del nord Italia e in seguito qui all’università di Piacenza. Una dedizione  al lavoro – ha continuato Demaldè – che cercava di trasmettere ai suoi allievi dai quali era benvoluto al punto che in molti gli chiedevano di seguirli nella preparazione delle loro tesi.

Era un docente completo – ha concluso il figlio di Romano Demaldè – che non si accontentava delle lezioni in aula ma che sollecitava gli studenti a frequentare la campagna per verificare, in prima persona, che tutti gli insegnamenti imparati sui libri fossero interiorizzati e tradotti in pratica”.

Marco Limina