Dichiarazione annuale Iva in scadenza

Entro il 2 maggio prossimo la dichiarazione annuale Iva deve essere trasmessa al Fisco. Trascorso tale termine ci sono ancora 90 giorni di tempo per inviare la dichiarazione in ritardo, con versamento di una sanzione, mentre oltre tale termine la dichiarazione sarà considerata omessa.

Con la dichiarazione Iva annuale è anche possibile fare richiesta di rimborso dell’eventuale Iva a credito. In particolare, per coloro che hanno optato per il regime normale Iva, può capitare di aver maturato un credito Iva, quando l’imposta pagata con gli acquisti è superiore a quella applicata alle vendite. Il credito Iva può essere chiesto a rimborso nel caso di cessazione dell’attività, mentre se risulta superiore a 2.582,28 euro (il rimborso può essere tuttavia richiesto anche per un importo inferiore), l’operazione può avvenire solo al ricorrere di determinate condizioni.

Fino a 30.000 euro l’erogazione dei rimborsi può avvenire senza prestazione di garanzia e senza altri adempimenti. La soglia di 30.000 euro si applica solo alle richieste di rimborso dell’Iva, mentre nel caso in cui si scelga di utilizzare il credito Iva in compensazione (compensazioni orizzontali, ovvero con altri tributi), rimane il tetto di 5.000 euro, oltre il quale è necessario il visto di conformità.

Entro il 2 maggio può anche essere inviata la prima istanza di rimborso dell’eventuale credito Iva riferito al 1° trimestre di quest’anno, ricorrendone i requisiti, utilizzando il modello TR.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 16/2022
Ultimi giorni per inviare al Fisco la dichiarazione annuale Iva
di D. Hoffer
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