Materie prime per mangimi: quotazioni in tensione

Le diverse situazioni a livello globale in termini di intenzioni di semina, attese sui raccolti e andamento climatico si traducono in questo momento in una stabilizzazione o in un tendenziale rialzo delle quotazioni.

La fase di forte deflazione che ha caratterizzato i prezzi delle principali materie prime destinate alla produzione di mangimi animali ha subìto una battuta d’arresto nel corso dell’ultimo mese.

Soprattutto i prezzi del mais e della soia, a partire dalle quotazioni finanziarie statunitensi e poi a cascata fino alle borse merci nazionali, stanno attraversando una fase di rialzi che ha riportato i prezzi in linea con i dati di fine gennaio.

Il mercato del mais è stato guidato nel trend ribassista degli ultimi mesi dal record produttivo ottenuto negli Stati Uniti lo scorso autunno.

In virtù di aree seminate particolarmente estese e rese che non hanno risentito della siccità della scorsa estate, gli Stati Uniti hanno raccolto quasi 390 milioni di tonnellate, che stanno rendendo possibile un recupero delle esportazioni rispetto all’anno precedente, in grado di compensare il calo atteso dell’offerta brasiliana.

Previsioni per il prossimo trimestre

Nel prossimo trimestre, in conclusione, i prezzi delle materie prime agricole destinate al consumo animale potrebbero risultare stabilizzati dai fattori di incertezza fino a qui descritti.

Vi sono alcuni nodi da sciogliere rispetto alle prossime semine dell’emisfero Nord, alle politiche commerciali dell’UE e alla stabilità dell’area del Mar Nero, che rifornisce il mercato europeo di importanti volumi di cereali, semi oleosi e oli vegetali.

Le aspettative relative ai prossimi raccolti e agli stock di riporto di fine campagna, tuttavia, portano a prevedere che, in assenza di fenomeni climatici estremi nelle aree di produzione, difficilmente vi saranno condizioni che possano lasciare spazio per un recupero particolarmente pronunciato delle quotazioni, a maggior ragione in un contesto macroeconomico ancora caratterizzato da tassi di crescita limitata a livello globale.