Mancano spazi in stalla? Via a razioni alternate

La Società agricola Manerbiese è situata nel comune di Offlaga (Brescia) e conta una lunga attività partita ben 50 anni fa nel 1972. La società consta di 7 soci e 5 aziende, cosa che rende la sua longevità ancora più sorprendente. L’azienda munge circa 390 vacche di razza Frisona e da luglio 2022 conferisce il latte a Granarolo. Oltre alla stalla di vacche, l’azienda è dotata anche di un impianto a digestione anaerobica per la produzione di biogas ed energia elettrica con capacità pari a 1 MW.

Negli ultimi 10 anni, sono aumentati il numero degli animali, con riconversione a ricovero animale di vecchie strutture aziendali, ma la più evidente anomalia è la limitata capacità di stoccaggio degli insilati con trincee che come capacità sono rimaste praticamente invariate nonostante l’enorme espansione nella produzione di insilati.

In questo senso la Manerbiese è decisamente sorprendente per la scelta della gestione delle diete delle vacche volta a riempire e utilizzare quasi tutte le trincee due volte. Infatti, l’azienda sta adottando una strategia alimentare piuttosto atipica, ovvero la formulazione di due diete diverse che si alternano nell’arco dell’anno: una razione che potremmo definire «invernale», a base di silomais, erbaio e concentrati e somministrata da fine estate fino a maggio, e una razione «estiva», a base di erbaio, pastone e concentrati e somministrata da maggio-giugno fino a settembre.

Questa variabilità è gestita in modo eccellente: 38 kg di latte/capo/giorno la produzione media, 133 giorni di lattazione e 94 di intervallo parto concepimento.

Con questa alternanza il silomais viene utilizzato tutto nel periodo invernale, lasciando posto all’insilato vernino che rappresenta la maggior porzione della dieta per tutti i mesi estivi.

Possiamo dire con certezza che questa non è la miglior soluzione tecnica, ma la Manerbiese ha saputo fare di necessità virtù e nell’arco dell’anno, nonostante le due diverse diete, l’azienda riesce a mantenere livelli di produzione e qualità molto soddisfacenti: questo è possibile solamente grazie a una gestione accurata e attenta nella produzione di foraggi di elevata qualità e nella variabilità dei foraggi inclusi nella razione e a un monitoraggio continuo della dieta, sia da un punto di vista chimico sia fisico.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Stalle da Latte  n. 7/2022
Stalla dalle strategie “atipiche” per gestire la variabilità della dieta
di Paolo Berzaghi, Martina Dorigo
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