Magazzini pieni di formaggio in Alto Adige

La diffusione del Covid-19, l’affermarsi dell’emergenza sanitaria e le conseguenti misure di contenimento dei contagi hanno impattato pesantemente anche sulla filiera lattiero-casearia altoatesina.

La recente assemblea generale della Federazione Latterie Alto Adige ha testimoniato un buon andamento del settore nel 2019, caratterizzato da un leggero calo delle consegne (-1,7%), ma da un prezzo del latte di 51,20 centesimi/kg, leggermente più alto rispetto all’anno precedente. Poi il coronavirus ha impedito un ulteriore sviluppo.

«A causa del lockdown in tutta Europa i nostri mercati sono crollati – ha affermato il presidente della Federazione, Joachim Reinalter – tutti tranne quelli nel territorio nazionale». Anche sul mercato altoatesino e italiano mancano però i grandi acquirenti della gastronomia e dell’industria alberghiera, con gravi conseguenze per la vendita del latte fresco e del formaggio da taglio.

«I magazzini di formaggi nei caseifici sono pieni e il latte deve essere trasformato in prodotti con una resa minore – ha concluso Reinalter – e questo è anche il motivo per cui speriamo che i consumi aumentino presto».