Come fare un investimento “azzeccato” in stalla

In un prossimo futuro robot e sistemi informatici faranno gran parte del lavoro di routine in stalla. L’automazione gestirà l’alimentazione e lo spreco, i robot sposteranno gruppi di vacche e l’ordinamento sarà completamente automatizzato.

L’innovazione fine a se stessa però non basta per una gestione efficiente della stalla, quando si fa un nuovo investimento è necessario dare un giudizio oggettivo sul risultato che l’implementazione di una novità in un sistema esistente (azienda) porta allo scopo dell’azienda stessa.

Un esempio di investimento: lo spingiforaggio

A seconda del punto in cui ci si trova (sia tecnicamente sia economicamente) il valore dell’implementazione può essere più o meno vantaggioso. Prendiamo l’implementazione in azienda di un robot spingiforaggio, strumento che può essere molto utile. Sappiamo infatti quanto è decisivo l’avvicinamento dell’unifeed per massimizzare l’ingestione di sostanza secca.

Alcuni studi dimostrano come l’avvicinamento dell’unifeed, fino a un massimo di una volta all’ora, sia in grado di incidere sull’ingestione e sulla produzione. È difficile, anche per un’azienda con un’ottima gestione, raggiungere senza nessun ausilio questi numeri (24 avvicinamenti al giorno), mentre diventa possibile con un sistema automatico.

Come può un’azienda capire se l’investimento è conveniente?

I procedimenti possono essere diversi. Quello più classico è il business plan che, partendo dalla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’allevamento disegna come cambiano queste tre fondamentali variabili aziendali alla luce dell’investimento in programma. Tanto più è grande l’investimento che si desidera fare, tanto più è doveroso fare questa indagine.

È chiaro che per fare questo passaggio è necessario che l’azienda abbia un bilancio ben fatto di partenza, su cui disegnare i nuovi investimenti con costi ed eventuali profitti che ne possono discendere. Ci sono poi altri aspetti, più tecnico-economici, che permettono di dialogare con i dati tecnici dello strumento che si è pensato di implementare.

La tabella riporta un esempio di valutazione tecnico-operativa: il risultato finale è un punto di pareggio (breakeven) che l’azienda dovrebbe ottenere in termini di maggior latte prodotto e\o maggiore ingestione di sostanza secca ingerita per pareggiare i costi di acquisto del macchinario in 10 anni di utilizzo.

I dati di punto di pareggio risulterebbero più facilmente raggiungibili tanto più è la distanza tra gli avvicinamenti del foraggio che l’azienda è in grado di fare prima dell’installazione e quelli che riesce a raggiungere grazie all’installazione.

È intuitivo capire come le condizioni tecniche-gestionali ed economico-finanziarie di partenza dell’azienda possono essere determinanti per il risultato della valutazione.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Stalle da Latte  n. 7/2023
I criteri di valutazione degli investimenti aziendali
di M. Campiotti
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