Come eseguire la vaccinazione contro la diarrea virale bovina

vitelli
Il virus della BVD può determinare la nascita di soggetti immunotolleranti che rappresentano una perenne fonte d’infezione per tutto l’allevamento

Il virus della diarrea virale bovina (BVD) causa una malattia virale caratterizzata da alta morbilità e bassa mortalità; essa nella maggior parte degli allevamenti si presenta con gravi turbe riproduttive, aborti, mortalità embrionale, ritorni in calore e infertilità.

Inoltre, predispone a un aumento di altre patologie normalmente presenti in allevamento, favorite dall’azione immunodepressiva svolta dal virus.

Il virus della BVD quando infetta bovine entro 120 giorni di gravidanza, può determinare assorbimenti o aborti, oppure la nascita di soggetti immunotolleranti, sierologicamente negativi, con alte cariche virali nel sangue che rappresentano una perenne fonte d’infezione per tutto l’allevamento; questi soggetti difficilmente raggiungono l’età adulta, periscono infatti prima.

Quindi prima di iniziare una vaccinazione contro il BVD, l’allevamento necessita di un controllo sierologico accurato per individuare eventuali soggetti immunotolleranti che andranno prontamente eliminati.

Tipologie di vaccini

I protocolli per la vaccinazione contro la BVD variano a seconda se si utilizzano vaccini vivi o spenti.

Per i vaccini vivi la prima iniezione viene fatta a 4-6 mesi di vita, quindi al termine dell’effetto dell’ immunità materna, una seconda iniezione viene fatta alla manza a 12-14 mesi, comunque 30-40 giorni prima della fecondazione artificiale. Nell’animale adulto il vaccino verrà somministrato in dose singola a 30-40 giorni post-parto per assicurare l’immunizzazione attiva nella fase più delicata dell’ingravidamento.

Per i vaccini spenti, tutti gli animali possono essere vaccinati a partire dall’età di 8 mesi. L’immunizzazione di base comprende 2 vaccinazioni con un intervallo di 4 settimane tra le due. La seconda vaccinazione deve essere effettuata non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio della gestazione. Gli animali che vengono vaccinati più tardi delle 4 settimane prima dell’inizio della gestazione, o durante la prima fase di gestazione, non saranno protetti contro l’infezione fetale. Nell’adulto la vaccinazione verrà effettuata ogni 6 mesi.

 

Tratto dall’articolo pubblicato sul supplemento Stalle da Latte a L’Informatore Agrario n. 19/2018
Strategie vaccinali: da vitello a manza gravida
di S. Pozzi
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