Peste suina, non cessa l’allarme

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Le autorità slovacche hanno confermato nei giorni scorsi il primo focolaio (quattro capi infetti) di Peste suina africana (Psa) in una piccola fattoria non lontano dal confine con l’Ucraina.

In proposito la Commissione europea ha adottato il 26 luglio una Decisione di esecuzione per l’attuazione di misure di protezione provvisorie relative alla Psa in Slovacchia. I funzionari della Commissione restano in stretto contatto con le autorità sanitarie slovacche per tenere monitorata la situazione, soprattutto a fronte di nuovi casi di Psa rilevati su cinghiali in Ucraina.

Intanto sembra aggravarsi la situazione in Bulgaria, con l’allargarsi del perimetro delle zone infettate, prevalentemente nella parte settentrionale del Paese. Lo stato di emergenza è in vigore nelle province di Russe, Pleven e Razgrad.

Nella provincia di Russe ci sono quattro focolai, l’ultimo dei quali è stato registrato in un allevamento industriale di 40.000 animali, tra i più grandi in Bulgaria.
Nelle province di Russe e Pleven è concentrato più di un terzo degli allevamenti industriali di suini in Bulgaria.