Zootecnia, vino, filiere: rimodulati gli aiuti

bovini da carne

Via libera nella Conferenza Stato-Regioni a tre decreti importanti per il settore agricolo: riguardano l’integrazione del Fondo competitività filiere, la modifica della misura di sostegno al settore zootecnico introdotta dal Dl Rilancio con uno stanziamento di 90 milioni di euro per il 2020, lo stoccaggio vini di qualità.

Fondo filiere

Il decreto, dopo l’integrazione con il Dl Rilancio di ulteriori 5 milioni che si sommano ai 29,5 milioni del Fondo competitività Filiere approvato nella Legge di Bilancio 2019, aggiorna il riparto tra filiere definito con provvedimento lo scorso aprile, destinando complessivamente per l’anno in corso 8 milioni alla filiera del mais, 6 milioni alla filiera delle proteine vegetali, 4 milioni alla filiera delle carni ovine.

Il provvedimento introduce inoltre delle modifiche anche per quanto riguarda la filiera del latte bufalino, destinataria complessivamente di 4 milioni di euro, stabilendo che l’aiuto di 20 centesimi di euro al litro (già previsto per il latte fresco acquistato prima del 1° marzo e successivamente congelato e utilizzato per prodotti dop) sia concesso anche per il latte bufalino acquistato nel periodo di aprile-giugno 2020 e trasformato in mozzarella di bufala campana dop.

Zootecnia

Con il secondo provvedimento si modificano i criteri di assegnazione previsti dal Fondo filiere zootecniche, considerata l’accentuarsi delle criticità anche per questa filiera con le ulteriori restrizioni del canale ristorazione. Il decreto infatti rimodula le risorse ancora disponibili indirizzandole verso i settori che hanno registrato maggiori danni e per i quali le richieste di aiuto risultato più consistenti.

È previsto un incremento del sostegno agli allevamenti di maiali con l’aumento fino a 30 euro dell’aiuto già previsto per le scrofe, che oggi è fissato fino a 18 euro, raddoppiando così la dotazione.

Il provvedimento contiene anche interventi a favore dei vitelloni per i quali è previsto un contributo fino a 60 euro per ogni capo dai 12 ai 24 mesi macellato che abbia trascorso almeno 6 mesi nelle stalle italiane. Un’operazione che coinvolge circa 200.000 capi.

Stoccaggio vino

Infine, con il terzo decreto si destinano 9,54 milioni di euro per lo stoccaggio di vini docg, doc e igt. Dopo le risorse espressamente destinate all’esonero contributivo per le aziende vitivinicole per un importo pari a circa 52 milioni, rivenienti dalle risorse destinate nel Dl Rilancio al settore e parzialmente inutilizzate, cui si aggiunge anche l’esonero previsto nei Decreti Ristoro 1 e 2, un ulteriore strumento per sostenere i produttori di vino nelle fasce di eccellenza maggiormente colpite dalla chiusura della ristorazione.

«Con queste modifiche, soprattutto quelle relative al Fondo filiera zootecnica e ai vini di qualità – ha detto la ministra Teresa Bellanova – impediamo lo spreco di eccedenze alimentari. Un sostegno importante che va ad aggiungersi alle diverse misure con cui siamo intervenuti a tutela e sostegno del settore agricolo, cui abbiamo destinato complessivamente in questi drammatici mesi, e al netto delle misure orizzontali, circa 4 miliardi».