Millennials, 13 milioni di italiani da guidare nel mondo del vino

Simone Roveda

Con le sue foto su instagram è capace di orientare profondamente le scelte dei suoi followers, consulente in marketing del vino, è il quarto wine instagrammer a livello mondiale, Simone Roveda ci spiega come i produttori viticoli debbano approcciarsi ai giovani, non solo per conquistarli ma per fidelizzarli.

La pagina Instagram winerylovers di Simone Roveda

Con il termine “Millennials” (o Generazione Y) definiamo quella categoria di persone nate tra il 1980 ed il 2000.
Si tratta della prima generazione che ha dimestichezza in età adulta con la tecnologia. Sono sempre connessi, soprattutto da mobile. Privilegiano gli e-commerce per i propri acquisti, a caccia delle ultime offerte. Nel futuro prossimo, il loro potere d’acquisto aumenterà. Adorano stare in gruppo e condividere le loro esperienze. Inoltre, hanno un occhio di riguardo per l’ambiente.
Ok, ma cos’hanno a che fare con il vino? Sono semplicemente i nuovi consumatori e quindi non possono essere trascurati. Stiamo parlando di circa 13 milioni di persone in Italia!
È opportuno che le case vitivinicole adottino degli accorgimenti proprio perché i Millennials hanno uno stile di vita molto diverso dalle precedenti generazioni. Accorgimenti di che tipo? Sia nella comunicazione sia nella produzione.

In passato il vino era visto come un alimento, ora se sei giovane e fai l’aperitivo con un bicchiere di vino ti senti più cool e quindi il vino è diventato sinonimo di lifestyle, relax, moda.
È fondamentale però che questa moda non sia passeggera e il suo destino è in mano alle aziende vitivinicole! Intorno agli anni ’30 il consumo pro capite in Italia era di circa 130 L, mentre oggi è di soli 30 L. La differenza è notevole! I produttori dovrebbero cavalcare al meglio il trend, andando a stimolare questo pubblico di Young Millennials al fine di rialzare il consumo pro capite.

Ma come andare a realizzare questo “vino acchiappa Millennials”? Serve una nuova cantina? Scopriamolo insieme…

 

Per l’articolo integrale di Simone Roveda
pubblicato su Vite&Vino  5/2019 scarica il pdf