Rigetto della Syrah: alle radici del problema

La Syrah è la settima varietà più importante del mondo ed è tra quelle che negli ultimi 20 anni ha avuto i maggiori incrementi di superficie, passata da 65.000 ha a 190.000 ha. Il deperimento della Syrah è stato segnalato per la prima volta in Francia negli anni 90.

I ceppi colpiti dal declino della Syrah sono rilevabili dai 10 anni di impianto in poi (circa) tramite i seguenti sintomi:

  • fessurazioni (o spaccature, simili a quelle del gelo invernale), corticali e legnose, più o meno profonde, che partono dal callo d’innesto e si prolungano sul fusto della Syrah, senza interessare il portinnesto. Gli studi sulle cellule cambiali, che hanno il compito di formare i vasi cribrosi e legnosi, trasportatori della linfa grezza ed elaborata, rivelano alterazioni anatomiche che impediscono a dette cellule di svolgere la loro funzione e quindi di mantenere il raccordo fra marza e soggetto, fra i quali si rivelano anche differenze diametriche;
  •  arrossamenti fogliari intensi e generalizzati su tutta la chioma che compaiono in estate-autunno, specie in annate siccitose e calde. Le analisi hanno mostrato un accumulo di antociani nelle foglie e di amido nei tessuti legnosi. Si fa rilevare che gli arrossamenti possono essere determinati anche da carenze (K, B, ecc.) o da virosi (ad esempio, accartocciamento virale);
  • morte del ceppo quando l’acqua assorbita dalle radici non può essere trasportata alle foglie a causa delle tille gommose delle pareti dei vasi che si introflettono, limitando e poi impedendo la circolazione della linfa a causa di trombosi dei vasi. I tralci e gli altri organi arrestano la loro crescita e poi disseccano. le cause del declino non sono fisiologiche, ma effetto di disturbi più profondi e complessi.

Cause genetiche

I turbamenti fisiologici hanno origine nel callo d’innesto, a livello del cambio, deputato al collegamento fra varietà e portinnesto mediante la saldatura fra i due bionti e la formazione dei vasi di trasporto. Se l’attività cambiale non funziona per incompatibilità genetiche e chimiche (proteine, polifenoli, ecc.) si verifica il rigetto.
L’affinità d’innesto ha basi genetiche, nella scelta dei portinnesti per la Syrah occorre fare attenzione alla presenza di geni della V. berlandieri, a volte causa di disaffinitá. È il caso del 99R e del 110R, del 161-49, del Gravesac, e a volte del 3309, del K5BB e dell’SO4.

Ricostituzione dei ceppi in vigna

I ceppi vecchi e in cattive condizioni, destinati alla morte, devono essere estirpati e le fallanze risarcite con barbatelloni o barbatelle innestate con materiale di propagazione proveniente dai portinnesti e dai cloni di Syrah selezionati ed elencati in questa relazione. I ceppi giovani, di età inferiore a 15 anni circa, per ragioni economiche si possono ricostituire, al fine di evitare lunghi anni senza la produzione.
Così per il caso del deperimento della Syrah, se i ceppi hanno radici sane e i vasi sono privi di tille nella parte del fusto sopra il callo e le fessurazioni, si possono applicare due «innesti a ponte»  su ogni pianta, a destra e a sinistra del filare.
In alternativa all’innesto a ponte si può ghigliottinare la testa (callo) a livello del portinnesto e sulla superficie di taglio innestare due marze legnose a spacco o a triangolo, utilizzando cloni di Syrah molto poco sensibili).
Se la causa dell’incompatibilità con la Syrah è il piede, lo si può sostituire piantando due barbatelloni del nuovo soggetto prescelto a fianco del ceppo di Syrah in posizione opposta, lungo il filare, e poi innestare il tralcio delle giovani barbatelle selvatiche nella parte alta del fusto, senza tille, inserendo il nuovo portinnesto a T diritto, sotto corteccia e legatura finale.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Vite&Vino n. 4/2020
Rigetto della Syrah: alle radici del problema
di M. Fregoni
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