Pinot Grigio, a Venezia il primo convegno sulla varietà

Pinot grigio

Il Canal Grande a far da sfondo al primo convegno organizzato sul Pinot grigio, dalla Doc delle Venezie, la prima Doc interregionale italiana.

Al centro del dibattito e delle degustazioni, il vino bianco italiano tranquillo più venduto al mondo proveniente da Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto.

Per tutta la mattina l’Hotel Amadeus a Venezia ha ospitato la conferenza “I valori del Pinot grigio delle Venezie DOC”, introdotta da Albino Armani, Presidente del Consorzio, e coordinata da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere. Un importante momento di confronto sulla denominazione con un parterre di autorità, sia italiane che estere, chiamate a fare il punto su presente e prospettive future di questo vino di indiscusso successo.

10.000 viticoltori, 362 imbottigliatori,  nelle tre Regioni producono 200 milioni di bottiglie su 26.456 ha. Questi i numeri principali della Do, che rappresenta, da sola, il 45% della produzione mondiale di Pinot grigio.

All’appuntamento, hanno partecipato alcuni noti esperti provenienti dai principali mercati stranieri di riferimento, tra cui Emma Dawson MW (buyer Berkmann Wine Cellars, Londra), per il mercato inglese, sul tema “In UK è una questione di stile”, Christy Canterbury MW (giornalista di New York), per il mercato americano, “Un fenomeno Born in the USA”.
Tra le autorevoli testimonianze italiane, Ettore Nicoletto (AD Gruppo Santa Margherita) “La forza del brand, la responsabilità dei pionieri”, Sandro Sartor (MD Constellation Brands Europe, Middle East, Africa and Ruffino) “Una nuova DOC e la tutela dei valori sui mercati globali”, Alberto Marchisio (DG Cantine Vitevis) “Da commodity a progetto di territorio”, Flavio Innocenzi (DC Veronafiere) “Interpretare, promuovere e difendere l’origine italiana nel mondo”.

Le ospiti estere hanno evidenziato come – banale a dirsi- ma pur sempre un fattore a nostro favore, bisogna puntare sullo stile italiano, sul brand, sul territorio e i paesaggi italiani, collegare indissolubilmente il vino a una identità paesaggistica e culturale. BI consumatori esteri, inoltre sono molto attenti alla sostenibilità e al packaging, che deve essere accattivante e originale.

Il vitigno resta al centro della giornata anche nel pomeriggio con la degustazione riservata a operatori di settore e stampa, durante la quale c’è stata l’opportunità di scoprire le diverse espressioni di Pinot grigio delle Venezie grazie alle oltre 80 etichette in degustazione.