47,2 milioni di hL di vino previsti per la vendemmia 2020

L’Italia conferma il suo primato mondiale, superando ancora una volta la Francia per produzione.

Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini presentano le previsioni  vendemmiali sulla base dei dati dei rispettivi osservatori territoriali (le sezioni regionali di Assoenologi, le imprese socie di UIV e l’Ismea), così Fabio Del Bravo, responsabile Ismea, ha sottolineato che “la produzione prevista si attesta sui 47,2 milioni di hL, circa l’1% in meno rispetto al 2019″.

Per macroaree, sono 26 i milioni di hL previsti al Nord-Italia, con un incremento del 3,1% rispetto al 2019; al Centro le stime prevedono una flessione del 2% con 7,7 milioni di hL, mentre il Sud, complice il caldo stagionale e i problemi di stress idrico, diminuisce la sua produzione del 6,7% e si attesta sui 13,5 milioni.

Regionalmente la Toscana segna il decremento più rilevante con una produzione inferiore del 15%. Il segno positivo più rilevante è invece quello della Sardegna con un +18%.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“In un anno normale, – ha detto Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comité Vins (CEEV) intervenuto alla conferenza stampa con un focus sull’andamento vendemmiale europeo – saremmo tutti concentrati nel cercare di ottenere la stima più precisa della vendemmia, al fine di fissare meglio i prezzi e programmare l’anno; tuttavia questo non è un anno normale e la crisi del Covid-19 rimane per il momento il fattore più influente e dirompente per le aziende vinicole. A livello UE, e grazie agli aumenti di Spagna e Francia, – ha aggiunto Recarte – ci aspettiamo una vendemmia 2020 leggermente superiore (+5 Mhl) rispetto a quella del 2019 per i primi 5 produttori – Italia, Francia, Spagna, Germania e Portogallo – e vicina alla media degli ultimi 5 anni. Con le giacenze di vino ancora relativamente elevate, la vendemmia 2020 entrerà in un mercato ancora fortemente caratterizzato dall’incertezza e dalla destrutturazione provocata dal Covid-19. Ora sarà fondamentale concentrare tutti gli sforzi e le azioni sulla ripresa dei mercati a livello UE e internazionale. Senza questa ripresa, più che mai, la sostenibilità delle aziende vinicole dell’UE sarà a rischio”.

Su scala europea questi i numeri dei principali Paesi produttori:

Francia 43,4 milioni di hL, +3,1%; Spagna 43 milioni, +12,8%; Germania 8,5 milioni, +4,5%; Portogallo 6,3 milioni, -5,7%.