Il mais è una coltura fondamentale per gli allevamenti e per supportare la filiera alimentare di alto valore in Italia, in particolare per quelle associate a produzioni certificate da un marchio di origine protetta.
Nonostante ciò, la sua coltivazione è significativamente calata negli ultimi dieci anni in Italia, minacciata dalla variabilità climatica, dalla scarsa disponibilità idrica e dalla crescita di parassiti e malattie, così come dalla riduzione di competitività in termini di costi di gestione.
La principale minaccia include parassiti come Ostrinia nubilalis e Sesamia cretica, così come agenti patogeni fungini responsabili di una contaminazione da micotossine.
MAIZE4E-R: ibridi innovativi per l’Emilia-Romagna
In questo contesto nasce il progetto MAIZE4E-R – realizzato da Astra Innovazione e Sviluppo in collaborazione con Ri.Nova, OrtiColti, C.A.P.A. Cologna, Tosi Davide, Società agricola Pontoni degli Eredi di Cavallari Roberto, Università di Bologna, Horta, Dinamica, Società Italiana Sementi – per identificare gli ibridi di mais più resilienti sia per gli stress biotici e abiotici e più adatti alle specifiche condizioni pedoclimatiche, tipiche delle pianure del nord Italia come l’Emilia-Romagna.
Il progetto permette di valutare ibridi innovativi sia a livello commerciale, pre-commerciale e sperimentale tramite analisi effettuate in più sedi di prova, sia in campo aperto che in serra.
L’obiettivo è identificare un ibrido in grado di adattarsi efficacemente alle specifiche condizioni di coltivazione presenti nella pianura a sud del fiume Po (Emilia-Romagna).
Gli indicatori chiave da valutare includono sia componenti di campo, indici fenologici, infezioni fungine, qualità e salute del suolo e comportamento agronomico complessivo.
L’attenzione sarà focalizzata all’identificazione di ibridi meno suscettibili allo stress idrico, all’attacco da parte di fitofagi, all’infezione da funghi micotossigeni e conseguente accumulo di micotossine, in un range di condizioni agronomiche appositamente predisposte.
Inoltre, saranno testate strategie di gestione come una semina precoce e un’irrigazione ridotta per il loro effetto potenziale nel mitigare le condizioni di stress e nel promuovere la sostenibilità.
Saranno contemporaneamente valutati gli aspetti nutrizionali della granella, in coerenza con la valorizzazione della produzione nelle filiere mangimistiche locali.
La valutazione degli ibridi di mais si concentrerà sui loro aspetti produttivi e qualitativi e su innovative pratiche agronomiche (sussidio idrico monitorato con precisione e anticipo delle epoche di semina), al fine di soddisfare le esigenze specifiche della filiera agricola della regione Emilia-Romagna.
Le quattro azioni specifiche
Il progetto si svolgerà tramite quattro azioni specifiche:
- valutazione delle performance produttive, qualitative e sanitarie di ibridi pre-commerciali e commerciali di mais in prove parcellari;
- valutazione on-farm degli ibridi pre-selezionati;
- screening della variabilità fenotipica e genotipica naturale in mais per l’adattamento alla semina ultra-precoce, tolleranza all’accumulo di micotossine e insetti fitofagi;
- sostenibilità etico-sociale.
Ma vediamoli in dettaglio.
Valutazione delle performance produttive, qualitative e sanitarie
La prima azione prevede un approccio diretto all’ottenimento di risultati ‘ready to use’ da parte degli agricoltori emiliano-romagnoli, attraverso la caratterizzazione fenotipica di ibridi commerciali/pre-commerciali testati in condizioni sperimentali con parcelle ripetute in una località.
Valutazione on-farm degli ibridi pre-selezionati
La seconda azione – valutazione on-farm degli ibridi pre-selezionati – prevede un approccio diretto all’ottenimento di risultati ‘ready to use’ da parte degli agricoltori emiliano-romagnoli, attraverso la caratterizzazione fenotipica di ibridi commerciali/pre-commerciali testati in condizioni di coltivazione on-farm presso quattro aziende agricole partner del gruppo operativo del progetto.
Screening della variabilità fenotipica e genotipica
La terza azione valuterà in maniera comparativa 120 ibridi di mais Test Cross per l’analisi della variabilità fenotipica per la resistenza al freddo, durante la germinazione e nei primi stadi di sviluppo e per l’analisi della variabilità fenotipica per la resilienza allo stress idrico e ridotta suscettibilità a micotossine ed insetti fitofagi.
Sostenibilità etico-sociale
Infine, l’azione di sostenibilità etico-sociale consiste nell’ideazione e progettazione di un evento fondato sull’educazione agro-ambientale e sulla sostenibilità per far avvicinare un target non tecnico (ad esempio cittadini, consumatori) al mais, alla sua biodiversità e ai molteplici usi.
Risultati attesi
L’unione di un materiale genetico appropriato ad una gestione di campo personalizzata, potrebbe aiutare a ristabilizzare il mais come un’opzione valida e sostenibile per i produttori emiliano-romagnoli e, più in generale, dell’area del nord Italia.
Questo passaggio può supportare la competitività del sistema agricolo locale, ridurre la dipendenza del grano importato e contribuire ad un adattamento a lungo termine al cambiamento climatico.
L’intero progetto sarà un vero e proprio esercizio della cooperazione applicato all’attività di gestione del gruppo operativo: saranno pianificate e messe in atto tutte le iniziative necessarie a realizzare l’attività e conseguire i risultati attesi.
In particolare, il progetto mira a condurre un’analisi dettagliata delle caratteristiche di ibridi di mais commerciali e pre-commerciali, sottoponendoli a condizioni sperimentali.
L’obiettivo è valutare i principali caratteri morfo-fenologici, sulla produttività, sulla qualità sanitaria in termini di presenza di micotossine e danni causati da fitofagi, nonché sull’analisi del valore nutritivo della granella attraverso i principali parametri qualitativi.
Le caratteristiche degli ibridi saranno valutate anche in coltivazione a pieno campo, presso quattro diverse aziende agricole partner. In questo caso, saranno valutati principali caratteri morfo-fenologici, sulla produttività, sulla qualità sanitaria in termini di presenza di micotossine e danni causati da fitofagi, nonché sull’analisi del valore nutritivo della granella attraverso i principali parametri qualitativi.
Infine, il progetto vuole identificare, in varietà landraces, varianti genetiche associate alla mitigazione degli stress abiotici e biotici, con impatti positivi sulla qualità, produttività e sostenibilità ambientale, al fine di sviluppare ibridi adattabili all’area dell’Emilia-Romagna. Tra i tratti di interesse vi è la capacità di germinazione e crescita a basse temperature, che favorirà una maggiore resilienza delle piante e una minore necessità di irrigazione. Altri tratti desiderabili includono una minore attrattività per insetti fitofagi e una maggiore resistenza ai funghi micotossigeni, riducendo così l’uso di prodotti fitosanitari e migliorando la sanità della granella.
Guglielmo Piazzi, Ruggero Gualtieri, Francesco Camerlengo, Silvio Salvi, Claudio Selmi, Alvaro Crociani
L’iniziativa è realizzata nell’ambito del CoPSR 2023-2027 – Tipo di intervento SRG01 “Sostegno ai Gruppi Operativi PEI AGRI” – OS2. Il progetto è finanziato dal FEASR 2023-2027 – Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – Progetto “Approcci innovativi per il sostenimento della filiera maidicola in Emilia-Romagna: verso una maggiore resilienza a stress biotici e abiotici – MAIZE4E-R”.
“The initiative is carried out within the framework of CoPSR 2023–2027 – Type of intervention SRG01 ‘Support for EIP-AGRI Operational Groups’ – OS2. The project is funded by the FEASR 2023–2027 – European Agricultural Fund for Rural Development – Project ‘Innovative approaches to support the maize supply chain in Emilia-Romagna: towards greater resilience to biotic and abiotic stress – MAIZE4E-R’.