Mais, un’attenta concimazione favorisce l’anticipo della fioritura

campo di mais

La semina tempestiva o anticipata del mais, resa possibile da una maggiore tolleranza ai ritorni di freddo e da un buon vigore di partenza («early vigor ») delle nuove generazioni di ibridi, consente un anticipo della data di fioritura e quindi di maturazione ed evidenti vantaggi produttivi e qualitativi:

  • la coltura si presenta in fioritura nel periodo di massima capacità fotosintetica in corrispondenza della massima disponibilità di energia radiante (2ª e 3ª decade di giugno);
  • si riducono le probabilità di stress idrici e termici alla fioritura;
  • le piante si sviluppano con stocco più robusto e tendono a «filare» meno rispetto alle semina tardive, risultando più stabili;
  • si riducono le perdite legate ad attacchi di diabrotica e di piralide;
  • si riducono i marciumi della spiga e la contaminazione da fusarium-tossine;
  • le raccolte risultano anch’esse anticipate, garantendo una più rapida perdita di umidità della granella, con minori costi di essiccazione e un minor rischio di incorrere in periodi più piovosi che potrebbero ritardarne la trebbiatura.

Occorre sottolineare, però, che all’anticipo della semina non sempre fa seguito anche un adeguamento delle operazioni colturali nelle prime fasi di sviluppo della coltura, riducendo di fatto i vantaggi di questa strategia.

Una sperimentazione biennale condotta dall’Università di Torino ha messo in luce che differenze anche di 2-3 giorni nella fioritura si traducono in significativi e tangibili vantaggi produttivi e di umidità alla raccolta, sottolineando l’importanza delle giuste agrotecniche nella primissima parte del ciclo colturale. Tra queste, le concimazioni localizzate alla semina, con apporti di azoto e fosforo, e in seconda battuta le concimazioni azotate di fondo con concimi a non pronto effetto, ricoprono un ruolo fondamentale.

Soprattutto nelle annate con primavere fresche, le lavorazioni tempestive dell’interfila che favoriscono una maggior aerazione del terreno e gli apporti azotati in copertura nelle prime fasi, mediante la distribuzione di concimi a pronto effetto o l’applicazione di prodotti liquidi, possono contribuire a un più rapido sviluppo della coltura, in particolare se combinati tra loro e con le concimazioni alla semina.

La concimazione localizzata alla semina è pratica molto diffusa, ma la crescente necessità di distribuire geodisinfestanti granulari per ovviare alla indisponibilità di concia insetticida e per contenere l’infestazione da diabrotica, ha recentemente comportato un certo abbandono di questa pratica. Le conseguenze di questa scelta non sono indifferenti: la concimazione localizzata non è completamente surrogabile, ma può essere parzialmente sostituita da sarchiature e da concimazioni in copertura o fogliari molto tempestive.

Infine, i migliori risultati sono stati ottenuti combinando le lavorazioni con le concimazioni.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 9/2011
Mais: più rese e qualità anticipando la fioritura
di M. Blandino, M.C. Mancini, F. Marinaccio, V. Sovrani, A. Reyneri
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