Scegliere l’ibrido di mais per le prossime semine

mais

Il CREA – Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, sede di Bergamo, ha curato anche nella stagione 2019 la Rete nazionale di confronto varietale di ibridi di mais.
Le informazioni ottenute da questa sperimentazione costituiscono un utile strumento per orientare le scelte varietali di tecnici e maiscoltori, fornendo ogni anno dati imparziali sulla potenzialità produttiva, l’adattabilità alle diverse situazioni pedoclimatiche e agronomiche e l’affidabilità dei numerosi ibridi che annualmente le società sementiere rendono disponibili.

Produzione 2019 degli ibridi in prova

Nel grafico 2 gli ibridi vengono riportati in funzione della produzione media in q/ha al 15,5% di umidità e dell’umidità di raccolta.


La resa media generale del 2019 è stata di 129,6 q/ha, inferiore del 5,8% rispetto a quella del 2018.
Gli ibridi di classe 500 hanno prodotto mediamente 127,8 q/ha con un’umidità media del 21,5%, quelli di classe 600 hanno raggiunto una media di 130,1 q/ha con un’umidità del 23,8% e infine quelli di classe 700 hanno avuto una media di 131,2 q/ha con umidità del 25%.

Come scegliere gli ibridi “stabili”

Nel grafico 3 viene presentata l’analisi di stabilità delle produzioni ottenute dagli ibridi nelle 8 località della rete di sperimentazione 2019.

Ibridi di mais 2019 stabilità e risposta ambientale

Il parametro «b» rappresenta la risposta della varietà all’ambiente, per cui più è alto e più una varietà risponde positivamente alla fertilità ambientale e agli input agronomici, ma tende per contro a produrre molto al di sotto della media in situazioni di stress e in ambienti poco fertili o stressati.
Un b basso invece è tipico delle varietà più stabili, che tendono a mantenere più o meno costante e stabile la loro produzione in tutti gli ambienti, non rispondendo (o rispondendo in modo molto limitato) agli input agronomici e alla fertilità ambientale.
Nel grafico 3 gli ibridi vengono rappresentati in funzione della produzione e del coefficiente b, con gli assi centrati sulla produzione media nazionale (129,6 q/ha) e il valore di b=1, per cui la situazione ottimale è quella degli ibridi che ricadono all’interno dell’ellisse, con valori di b oscillanti tra 0,8 e 1,2 (giusto compromesso tra stabilità e reazione ambientale) e una produzione maggiore della media.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 3/2020
Ibridi di mais da granella di classe Fao 500, 600 e 700
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