A Fieragricola formazione tecnica per resa e qualità dei seminativi

Sui grandi seminativi italiani, dai frumenti al mais passando per la soia e l’orzo, gravano diverse “ombre”, ma le due più minacciose sono il cambiamento climatico e l’incertezza del prezzo.

Se il primo è infatti responsabile dell’andamento altalenante della qualità e delle produzioni dei cereali, ne è testimonianza il grano duro raccolto nel 2019 al Nord Italia, con alte contaminazioni da micotossine e basse rese per ettaro, il secondo è la principale causa di disaffezione degli agricoltori italiani verso una coltura, il mais da granella, che nel giro di vent’anni ha perso più della metà della superficie seminata, passando da 1,2 milioni di ettari dei primi anni 2000 agli attuali 600.000.

A fronte di queste ombre esistono anche delle opportunità, delle “luci” che il comparto dei seminativi deve essere in grado di cogliere: le innovazioni tecnologiche e agronomiche, infatti, sono il primo alleato della qualità e delle produzioni dei seminativi, così come lo sono le opportunità offerte dalle nuove filiere.

Questi argomenti saranno protagonisti del Forum Nutrizione e Difesa Sostenibile, all’interno del Padiglione 7 di Fieragricola 2020, dove si terranno una serie di incontri dedicati a chi vuole conoscere le ultime innovazioni per le grandi colture.

Durante i workshop verranno trattati molteplici temi, dai vantaggi economici legati all’utilizzo dei cingoli alla redditività dell’agricoltura di precisione passando per gli ultimi aggiornamenti su cimice asiatica e resistenze agli erbicidi. Un workshop sarà inoltre incentrato sulle opportunità date dai seminativi biologici e uno sui vantaggi produttivi dell’irrigazione di precisione nel mais.

Un convegno sarà inoltre dedicato, venerdì 31 gennaio alle ore 10,  all’innovazione delle tecniche agronomiche e dei modelli organizzativi, strada obbligata per far crescere le filiere agricole.