Aumenta in Italia la superficie coltivata a frumento

semina su sodo

I più recenti dati Istat rivelano una contrazione degli ettari investiti quest’anno a seminativi in Italia, con riduzioni dello 0,8% per i cereali e del 3,7% per le coltivazioni industriali. Crescono al contrario dello 0,5% le superfici a ortive e del 4,3% il gruppo delle foraggere permanenti (prati e pascoli).

Tra i cereali, secondo l’Istituto di statistica, i frumenti hanno guadagnato l’1,1% di superfici nel caso del tenero e lo 0,5% se si considerano le sole semine a grano duro; al contrario i cereali foraggeri battono in ritirata.

Sempre nell’ambito delle colture cerealicole va segnalato il 3% di riduzione previsto per il mais, di cui l’Italia è ormai importatore netto. Si è spento anche l’interesse, protrattosi per diversi anni di fila, sulla coltivazione dell’orzo, che quest’anno avrebbe perso oltre il 5% degli ettari rispetto al 2019, a operazioni di semina ormai concluse.
Tra le oleaginose, guadagna ettari il girasole (+1,2%), mentre perde vistosamente terreno la soia con un 6,1% in meno di ettari rispetto alla scorsa campagna.

I dati Istat sopraccitati sono in leggero contrasto con quelli recentemente riportati da L’Informatore Agrario in questo e questo articolo, frutto di indagini dirette con gli agricoltori e sondaggi con addetti ai lavori. Non resta che attendere la fine della campagne dei vari seminativi per vedere chi ha avuto ragione.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 10/2020
Semine 2020: salgono i frumenti, in calo mais e soia
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