Al 15 gennaio le domande 2023 del Fondo sovranità alimentare

soia

Agea ha prorogato al prossimo 15 gennaio il temine di scadenza per la presentazione della domanda a valere per il 2023 per l’accesso agli aiuti previsti dal Fondo sovranità alimentare mais, proteine vegetali, frumento tenero e orzo. Sono state inoltre precisate alcune regole di funzionamento del regime di aiuto.

In particolare, è stato chiarito che non sono ammesse alla richiesta di aiuto le superfici dell’azienda la cui produzione è destinata alla vendita diretta. Questo perché la presenza del contratto di filiera è considerata come condizione necessaria per l’ammissibilità.

Agea sottolinea inoltre che sono ammesse a contributo le superfici aziendali la cui produzione è destinata all’alimentazione animale e/o umana, sempre che ci sia un contratto di filiera già sottoscritto.

Di particolare interesse sono i chiarimenti forniti per distinguere tra le due situazioni di contratti diretti tra l’agricoltore e l’impresa di trasformazione e/o di stoccaggio e/o di commercializzazione e di contratti indiretti. Questi ultimi sono stipulati da una cooperativa, un consorzio agrario o un’organizzazione di produttori riconosciuta. In tale caso, l’agricoltore non sottoscrive il contratto di filiera con la controparte industriale o commerciale o di servizi, in quanto intervengono i soggetti intermedi (cooperativa, consorzio agrario, Op). Per essere ammesso all’aiuto del Fondo è necessario che ci sia una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, con la quale si attesta la relazione causale tra l’impegno di coltivazione sottoscritto dal produttore agricolo, singolo o associato e il contratto di filiera.

Agea ha inoltre chiarito che ai fini della richiesta dell’aiuto per il 2023 è necessario presentare un contratto triennale nel quale sia compresa tale annualità come campagna di raccolta.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 41/2023
Nuove regole per il Fondo grano duro e il Fondo sovranità alimentare
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