Alta presenza di fumonisine nel mais 2021

larva di piralide su mais

L’inizio della campagna maidicola 2021 è stato caratterizzato da condizioni siccitose che si sono protratte fino alle prime due settimane di aprile; successivamente si è avuto un brusco calo delle temperature e la primavera ha registrato temperature piuttosto rigide e gelate tardive che hanno ritardato la fioritura.

Da giugno ad agosto il caldo ha preso il sopravvento con temperature sostenute, sopra i 30 °C, fino alla fine di agosto. I picchi di elevate temperature e di forte irraggiamento hanno provocato il disseccamento delle cime e ridotto lo stay green della pianta. Inoltre, alcune aree sono state colpite da eventi atmosferici violenti che hanno compromesso il raccolto. È stata riscontrata una diffusa presenza di piralide e diabrotica.

Il 59% dei campioni di granella analizzati ha di conseguenza evidenziato la presenza di fumonisine superiore a 4.000 μg/kg (grafico 1), valore limite per l’utilizzo della granella di mais a uso alimentare diretto (Regolamento CE, 2007).

La presenza delle fumonisine nella granella prodotta nella Pianura Padana è stata sicuramente favorita dalle temperature elevate che hanno caratterizzato l’estate e che, allo stesso tempo, hanno avvantaggiato lo sviluppo della piralide.

La percentuale riscontrata è elevata, ma in media con le annate precedenti, a conferma della presenza endemica di Fusarium verticillioides nelle nostre aree di produzione.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 7/2022
Presenza elevata, ma in media, di fumonisine nel mais 2021
di S. Locatelli, S. Mascheroni, I. Mascheretti, C. Lanzanova, N. Pecchioni
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