Il Pignatelli Day 2025 fa il tutto esaurito

Mercoledì 3 settembre la Fondazione Podere Pignatelli, in collaborazione con DISAFA e Consorzio CAPAC, ha ospitato nella sede di Villafranca Piemonte (Torino) una giornata dimostrativa dedicata alla coltivazione innovativa di mais e soia. L’evento, patrocinato dalla Regione Piemonte, ha registrato un’affluenza record, con la partecipazione di agricoltori, tecnici, ricercatori, aziende sementiere, contoterzisti e operatori del settore.

Il Pignatelli Day si è confermato un appuntamento di riferimento per l’intero comparto maidicolo e soia, offrendo l’opportunità di osservare da vicino prove sperimentali, confrontare i risultati e dialogare direttamente con i protagonisti della filiera.
A corredo, l’edizione 2025 ha proposto anche un’esposizione di macchinari agricoli a cura di McCormick, Maschio-Gaspardo e Fissore, a testimonianza del ruolo strategico della meccanizzazione.

Momento di confronto, formazione e divulgazione

«Siamo lieti di constatare un aumento costante delle presenze di anno in anno – ha dichiarato Amedeo Reyneri, presidente della Fondazione e docente all’Università di Torino. La Fondazione Podere Pignatelli crede fermamente in questi momenti di confronto, in linea con il nostro statuto che ci impegna nella divulgazione e nella formazione attraverso la sperimentazione e attività dimostrative come quella odierna. In questo contesto, quest’anno abbiamo avuto la possibilità di mostrare anche il nuovo impianto irriguo pivot in grado di aumentare l’efficienza dell’uso dell’acqua».

Grande interesse per la soia…

Grande attenzione ha suscitato la sezione dedicata alla soia, con circa 40 varietà in esposizione, «Questo significa che c’è maggior interesse verso questa coltura– ha sottolineato Stefano Maruccia, tecnico della Fondazione – tuttavia ricordiamo che la soia è una coltura che richiede una tecnica attenta, ed è per questo che al Podere Pignatelli si punta anche sul mostrare l’agrotecnica».

… e per il mais

Soddisfazione anche sul fronte mais, come evidenziato da Paolo Colombatto, tecnico della Fondazione: «La numerosa partecipazione di agricoltori ci rende fiduciosi. Il messaggio sull’importanza dell’agrotecnica nella gestione degli stress biotici e abiotici sta passando e gli agricoltori ne stanno cogliendo i benefici. Il Podere Pignatelli è sempre più un ponte tra ricerca e mondo agricolo».
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto Agrodemo, finanziato con fondi FEASR-CSR 2023/2027 della Regione Piemonte – Intervento SRH05 “Azioni dimostrative per il settore agricolo” (Bando 1/2023).

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@poderepignatelli.it